Lo credono in molti dei registi accolti nella sezione Alice nel cui ambito è stato presentato Cathching Hell diretto da quell’Alex Gibney, regista americano di Taxi to the Dark Side vincitore di un Premio Oscar. E forse lo hanno pensato finalmente anche in Cina dove hanno reso possibile la realizzazione del primo film di produzione cinese che parla di AIDS.
E’ Love For Life, cast stellare (oltre alle due superstar Zhang Ziyi e Aaron Kwok appaiono brevemente anche i registi Feng Xiaogang, Jiang Wen e Lu Chuan) cui si unisce la (vera) popolazione di un villaggio rurale in gran parte vittima della malattia. Un mix di generi che conferma il dinamismo (esteticamente significativo) tutto spalmato sul cromatismo del rosso, colore di vita e sangue, e tutto zoomato su un piccolo villaggio cinese, su un traffico illecito di sangue che ha diffuso l’AIDS nella comunità e su un amore impossibile ma tutto troppo bello, curato, tagliato e ritagliato per gridare davvero.
Non è un caso se il film ha perso per strada oltre 50 minuti , non sappiamo quali. Magari per logiche commerciali o (peggio) per logiche di opportunità il regista Gu Changwei ha accettato e magari il vero spunto sociale, il vero sguardo lucido, il vero grido si è perso per strada, lasciando che il primo lungometraggio cinese sull’Aids giochi più sull’amore ai tempi della malattia, sulle due star (Ziyi e Kwok) che declinano il melò con eleganza. Mentre la vera puzza del sangue neppure si immagina.
(di Silvia Di Paola)