Una ballerina americana di lap dance erotica di Brooklyn (la strepitosa Mikey Madison già vista in C’era una volta a…Hollywood di Tarantino) e un miliardario rampollo russo (Mark Eydelshteyn) che vuole godersi la vita coi soldi del padre oligarca.
S’incontrano nel privé del locale a luci rosse dove lei invita i clienti (vedere ma non toccare…) e lui le chiede l’esclusiva per una settimana a 15.000&. Sesso, videogiochi (lui dopo averla posseduta nella sua lussuosa villa non può fare a meno di azionare il joystick), bevute sfrenate, tirate di coca, una camera criogenica per fuoriserie e, dopo un viaggio a Las Vegas, persino una proposta di nozze.
Peccato che i genitori di lui non siano affatto d’accordo e sono in arrivo col primo volo per New York mentre la coppia di sposini è presa in ostaggio da una piccola squadra d’intervento armato pronta a recuperare il figlio dissennato.
Premiato all’ultimo Cannes con la Palma d’Oro, Anora di Sean Baker (Tangerine, Un sogno chiamato Florida) è una sfrenata commedia a luci rosse (la prima mezz’ora sembra un doc sul lavoro sessuale nell’era moderna) che stinge in drammatica disillusione che fa a pezzi il sogno americano.
Con Cenerentola e Pretty Woman a guidare, almeno nella prima fase, la rotta di questa folle odissea che viaggia in una divertente e surreale carambola di inseguimenti fra le strade di Brighton Beach, Coney Island e Manhattan.
Perché quella splendida e talentuosa ragazza che si diverte a fare palloncini con il chewingum mentre si struscia sui clienti e si fa chiamare Ani (per nascondere le radici della sua recente immigrazione familiare dalla Russia) è l’ennesimo manifesto d’amore (nella bella filmografia di Baker) per le figure invisibili e marginali che popolano il nostro tempo.
Parla di coraggio delle scelte e arroganza maschile, famiglie tossiche e nuove opportunità (magnifico il finale con il gorilla armeno in auto col tergicristallo a fare da sottofondo sonoro) il film di Baker che si diverte a scompaginare temi e dinamiche passando da un genere all’altro dilungandosi fino all’eccesso (2h20’ sono davvero ingiustificate).
Con Anora (luce splendente) a illuminare vite e destini di questo sfrenato e caotico carosello sentimentale che sublima il desiderio inappagato. Dedicato da Baker, ritirando il premio a Cannes, a tutte le lavoratrici del sesso, passate, presenti e future.
In sala dal 7 novembre distribuito da Universal Pictures International Italy