Un padre, un figlio, un pallone. Sono i tre protagonisti di Un sogno per papà, edificante commedia umana diretta da Julien Rappeneau e adattamento di Dream Team, graphic novel spagnola di Mario Torrecillas e Arthur Laperia.
Da Valencia al nord della Francia ecco una bella storia di formazione e solidarietà ambientata nel mondo del calcio giovanile e ricca di problematiche prive di retorica. Separato, disoccupato e con la bottiglia piena sempre a portata di mano, Laurent (un magnifico François Damiens) ha perso fiducia nella vita.
Emarginato e rissoso ha riposto ogni ambizione nel talento calcistico di Théo (Maleaume Paquin), il figlio dodicenne che segna a ripetizione ma forse è troppo basso per diventare un campione. L’osservatore dell’Arsenal, arrivato in Francia per valutarlo, lo boccia ma quel ragazzino sveglio e pronto a tutto pur di riconquistare il padre terrà il segreto solo per se.
Ed ecco un piano- con la complicità di un amico auto recluso in casa e maniaco di tecnologia- col quale sognare una trasferta londinese proprio con quell’ingombrante genitore come compagno di viaggio. Nel frattempo ci sono da convincere assistenti sociali che amano le mele ammaccate e dirigenti assetati di sponsor, la madre (Ludivine Sagner) che intanto si è rifatta una vita con un nuovo compagno e un allenatore che cita le frasi dei grandi calciatori come fossero filosofi (il saggio André Dussollier).
E se quella formica (questo il soprannome dato a Théo dalla sua amica del cuore) diventasse un gigante nonostante la statura? Agrodolce e mai banale, autentico e toccante (impossibile non commuoversi nel finale) il film di Rappeneau affronta temi serissimi con apparente leggerezza in un film destinato ad unire vecchie e nuove generazioni di sportivi.
Perché è bello ritrovare sullo schermo i valori della condivisione di uno spogliatoio e della solidarietà sociale dentro e fuori da un campo di calcio. Col film che non tralascia di mettere in guardia sui pericoli della fama e, soprattutto, sulla difficile realizzazione dei propri sogni.
Ma forse per ritrovare il nostro posto nel mondo può bastare un abbraccio. Cast affiatato (menzione speciale per Damiens capace di toccare le corde di tutti i sentimenti), buon ritmo e facce che non si dimenticano e fanno venire in mente il miglior cinema proletario inglese.
In sala dal 5 dicembre distribuito da M2 Pictures