Una commedia gradevole e particolare - tra farsa, assurdo e grottesco - sull’avidità umana. E’ Nobili bugie di Antonio Pisu, figlio del grande Raffaele, protagonista con Claudia Cardinale e Ivano Marescotti e l’amichevole partecipazione di Giancarlo Giannini e Gianni Morandi. Una commedia indipendente che, fra equivoci e trovate, travestimenti e menzogne, ricorda certo cinema muto e soprattutto il teatro di Georges Feydeau, e che oltre al cast vanta una rara cura formale.
1944, sui colli Bolognesi, una famiglia di nobili decaduti sopravvive al proprio declino economico nell’unico luogo che ancora possiede: la tenuta di Villa La quiete, ormai priva di mobili e opere d’arte.
Il Duca Pier Donato Martellini (Pisu) e la Duchessa Romola Valli (Cardinale), stanchi e avviliti, capricciosi e pigri, risiedono nel loro podere con la servitù ormai ridotta ai minimi termini: un giardiniere cieco (Federico Tolardo) e un maggiordomo sordo (Ninì Salerno), entrambi reduci di guerra; e Giovanna (Tiziana Foschi), la cuoca costantemente insoddisfatta ed eternamente innamorata.
Inoltre devono prendersi cura del figlio Jean-Jacques (Paolo Rossi, l’altro figlio di Pisu), immaturo cinquantenne che passa le sue giornate a comporre poesie per la sua squadra del cuore, il Bologna FC.
Ma un giorno bussa alla porta una famiglia ebrea (il padre è Ivano Marescotti, la moglie Gaia Bottazzi e la giovane figlia Silvia Traversi) che chiede rifugio dicendosi disposta, anzi costretta, a pagare con un lingotto d’oro ogni mese di permanenza e promettendo di andare via altrove alla fine della guerra…
Altro non conviene svelare, visto che la commedia diventa giallo e si chiude con un drammatico colpo di scena che dà il senso a tutta la storia. E se non tutte le gag fanno centro, è proprio la rivelazione finale che mette a nudo tutti i personaggi e la loro vera natura.
Quindi, una commedia dall’impianto teatrale – se vogliamo ‘scorretta’ - fra ironia e cinismo, pregiudizi e inganni, indifferenza e partecipazione.
Nobili bugie è prodotta e distribuita dalla Genoma Films, ideata dallo stesso Paolo Rossi che, dopo anni di vita trascorsa nel mondo delle eccellenze dell’industria italiana, sente a un certo punto l’esigenza di esprimere quell’amore per l’arte della recitazione che ha sempre celato dentro di sé.
Dopo l’improvvisa scoperta di essere figlio di Raffaele Pisu (glielo ha rivelato la madre in punto di morte), insieme alla sua compagna di vita Marta Miniucchi e al fratello da poco ritrovato, Antonio, l’ha fondata nel 2016. Il film è stato realizzato in modo eco-sostenibile.
Nelle sale italiane dal 24 maggio distribuito da Genoma Films