Realizzata dall’associazione no-profit Visibilia in partnership con il Festival Mix Milano, Immaginaria, come da sua tradizione, ospiterà alla Casa del Cinema di Roma, dal 27 al 29 aprile opere di registe di tutto il mondo allo scopo di offrire uno sguardo ’altro’ sulla centralità delle donne in ogni cultura, condizione e orientamento sessuale nei processi di evoluzione politica e sociale. Per la sua XIII edizione, Immaginaria diventa 4.0 per sottolineare una nuova energia e una veste intergenerazionale, e dare ancora più spazio al talento delle donne e alla loro capacità di raccontarsi con intelligenza, ironia e forza.
Testimonial del Festival è la cantautrice romana Grazia Di Michele, da sempre impegnata a favore delle donne, con la sua spiccata sensibilità verso le diversità, è un’artista che unisce le generazioni e rappresenta bene i valori di Immaginaria. Quest’anno ci sarà spazio per un concorso dedicato ai cortometraggi italiani. Donne in Corto nasce per promuovere la produzione indipendente delle filmmaker e registe italiane che possono inviare entro il 30 marzo un cortometraggio di fiction a tematica lesbica o femminista della durata massima di 15 minuti.
I corti selezionati saranno proiettati durante Immaginaria e successivamente proposti all’interno del circuito internazionale dei Festival LGBTQ. Durante il Festival una Giuria Giovane proveniente dalle Scuole di Cinema di Roma assegnerà un Premio al Migliore Cortometraggio. Fondata nel 1993 a Bologna dall’Associazione Culturale Lesbica Visibilia, Immaginaria nel corso degli anni ha ospitato più di 1000 film da tutto il mondo. Dopo una parentesi in cui ha curato diversi eventi cinematografici all’interno di altre manifestazioni, lo staff storico nel 2018 ha deciso di ripartire con Immaginaria 4.0 perché “Non bisogna mai fare cadere il sogno” dice Cristina Zanetti, responsabile del Festival insieme a Debora Guma ed Elena Rossi. “La nostra indimenticabile fondatrice Marina Genovese ci ha lasciato questa eredità e noi dobbiamo accettarla e trasmetterla alle giovani donne che verranno”.
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