L’amore declinato in tutte le sue forme in un vero e proprio alfabeto dei sentimenti ricco di sfumature e suggestioni musicali. A distanza di due anni dal bellissimo E’ così che gira il mondo, l’eclettico Sal Da Vinci sforna un nuovo progetto discografico prodotto da Celso Valli e arricchito da numerose partecipazioni. Appena uscito nei negozi e nei digital stores, Se amore è (Universal) contiene 11 tracce: otto inediti più una rilettura della sanremese Non riesco  a farti innamorare (in duetto con Gigi D’Alessio e con l’arrangiamento di Adriano Pennino), la pubblicazione di Musica leggera (un brano scritto con Vincenzo Incenzo e finora disponibile solo su iTunes) e la magnifica rilettura di Cose (un pezzo contenuto nel precedente cd) interpretata in portoghese con la cantante brasiliana Ana Carolina.

“Il mio disco ha un unico obiettivo: andare dritto al cuore” dice Sal “è un lavoro intimo nel quale ho messo tanto sentimento e nel quale ho voluto osservare l’amore da diverse latitudini. E’ il frutto di fotografie che ho trasformato in musica e nelle quali ho voluto evidenziare, in controtendenza, il bene piuttosto che il male del nostro tempo”. Ed ecco ferite aperte e tradimenti, desideri e rimpianti, amori al capolinea, il rumore del dolore e un inno alla bellezza che sembra una dichiarazione d’amore ad una donna.

Fino ad arrivare a un tema scottante come quello del femminicidio (“A modo mio, nel mio piccolo, vorrei sensibilizzare più gente possibile su un argomento che miete vittime quotidianamente” dice Sal - al secolo Salvatore Michael Sorrentino - che in Chiamo te duetta col rapper Clementino) e ai sentimenti paterni verso le nuove generazioni (“In Chiara canto l’amore di un padre verso la propria figlia che vorrebbe proteggere da quell’universo maschile che troppo spesso si rivela deludente ma che alla fine ha tutto il diritto di fare la sua vita e sbagliare con la propria testa”).

Ma il brano manifesto del nuovo lavoro di Sal Da Vinci, e per chi scrive il più riuscito, è senza dubbio La vera bellezza scritta e cantata con Gaetano Curreri prima dell’Oscar vinto da Sorrentino. “Erano anni che sognavo di poter collaborare con lui. La canzone è nata a Bologna mentre osservavamo il quadro de La ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermer, l’opera più vista dopo La Gioconda. Ci ha lasciati letteralmente senza fiato e abbiamo subito voluto fare un omaggio all’universo donna”. Ma a Sal Da Vinci la musica sembra andare stretta ed ecco l’artista, nato a New York ma napoletano doc, continuare a calcare le tavole dei palcoscenici in quello che definisce una sorta di teatro musicale di grande impatto emozionale.

Dopo aver debuttato a New York ed essersi esibito a Parigi e all’Eliseo di Roma per una settimana, Da Vinci è attualmente in scena all’Augusteo di Napoli dove rimarrà in cartellone fino al 30 marzo. “E’ l’occasione giusta per presentare le nuove canzoni ma non solo. Nello spettacolo interpreto le canzoni della grande tradizione napoletana (a cominciare da Renato Carosone), omaggio i grandi cantautori italiani e ripasso qualche pezzo di Scugnizzi, un musical che è rimasto nel cuore della gente”. Della serie Sal, uno, nessuno e centomila.