Politico e romantico, ispirato e fuori dal coro. Preceduto dai due singoli Allons enfants! e Un’altra Italia, arriva Ego, il nuovo cd di Vincenzo Incenzo, uno dei pochissimi cantautori italiani capaci di coniugare impegno e ricerca musicale senza salire in cattedra.
Dopo Credo, il suo primo lavoro da solista arrivato dopo 30 anni di onorata carriera autorale, ecco quindi la conferma di un artista poliedrico (basta vedere l’originale copertina del cd per rendersene conto) e talentuoso. Alla faccia di star usa e getta e di una vecchia guardia sempre più colpevolmente rivolta al proprio ombelico.
Capace di mettersi realmente a nudo raccontando e raccontandosi senza censure o, peggio, ammiccamenti al mercato discografico, Incenzo dà anima e corpo ad una sorta di concept album in direzione ostinata e contraria.
La mia carriera da cantautore è iniziata di nuovo a 50 anni ed è stata un regalo quasi insperato- ci dice presentando il suo nuovo lavoro.
E’ per questo che mi sento in diritto e in dovere di scrivere quello che sento in libertà e senza nessuna interferenza. Vivo in una sorta di isola felice che mi consente di esprimermi al meglio e, soprattutto, di espormi in prima persona, una cosa che i cantautori degli anni ’70 non avevano difficoltà a fare.
Il tutto toccando temi importanti con una invidiabile leggerezza di sonorità che spaziano dall’elettronica alla musica latina.
Penso di aver trovato la giusta chiave pop in questo disco. Allons Enfants! tocca temi forti ma la può cantare anche un bambino per il ritmo. Mi piace mettere un vestito leggero su testi densi e poi non mi piacciono le operazioni nostalgia che cercano a tutti i costi un passato da riesumare. Il mio intento è scrivere e cantare per comunicare con gli altri e sono sempre attento alla risposta della gente. Non faccio dischi per vincere il premio della critica ma piuttosto mi sento come una piccola sentinella del presente.
Il titolo del disco, Ego, potrebbe persino sembrare presuntuoso ma Vincenzo ne spiega la genesi.
Siamo dentro un tik tok planetario in cui ci neghiamo il diritto di parola e usiamo espressioni e comportamenti indotti in un minutaggio delimitato. Nessuno ha più voglia di essere ego, di rompere la linea, uscire dalla folla e incontrare veramente se stesso.
Io credo che l’uguaglianza abbia valore tra diversi, mi spaventa l’uguaglianza tra eguali. EGO è il mio urto, a volte doloroso, a volte commosso, a volte passionale, con chi mi passa accanto.
Curioso poi come tra i tanti j’accuse contenuti nel disco e l’invito al risveglio di coscienze assopite la canzone più politica del disco è proprio l’emozionante ballad L’amore ha un nome solo (il nuovo e bellissimo singolo dal quale è stato tratto un video diretto da Luca Brizzi).
I sentimenti sono gli ultimi strumenti di sopravvivenza con l’arte. Una vera e propria arma mentale con la quale difendersi da questo mondo impazzito.
In qualche brano del cd Incenzo si cimenta ottimamente anche col rap. Una nuova passione? “
Trovo sia una bel canale di comunicazione calato nel contemporaneo anche se ultimamente ho come l’impressione che molti stiano sprecando questa opportunità parlando solo di soldi e sesso nei loro testi. E poi- continua il cantautore- per me è una vera necessità per arrivare ad un testo secco e più incisivo e perché nessun’altro stile ti consente di dire tante cose in così poco tempo.
Un’altra chicca del disco è il nuovo arrangiamento (lode al produttore Jurij Ricotti e al tastierista Fabio Liberatori che ha cambiato l’armonia) di Rispondimi, un vecchio brano di Lucio Dalla scritto proprio con Incenzo e che riascoltato oggi, dopo il lockdown post epidemia, assume ulteriore spessore e significato.
Avevo una sorta di timore reverenziale verso questo grande artista. Mi sono chiesto se era giusto farne una cover e se fossi stato in grado di cantarla per l’estensione vocale che credevo troppo alta per me. Invece mi sono scoperto un cantante migliore e se non fosse venuta così bene non l’avrei mai pubblicata. Alla fine questo è il mio atto d’amore per Lucio al quale mi sento molto legato.
Ma i suoni, il calore e il colore di questo Ego devono molto al viaggio in Colombia di Vincenzo nell’estate del 2019.
Per un musicista il viaggio è fondamentale. L’incontro di culture e tradizioni diverse è la spinta al cambiamento e a non uniformarsi mai ad uno stile che può diventare una prigione. Prometto che ogni mio disco sarà diverso e anche il prossimo, al quale sto già pensando, sarà spiazzate e innovativo.
Il finale, amaro per un musicista che vive di live e contatto con il suo pubblico, non può che riguardare l’attuale emergenza sanitaria.
Per ora è tutto bloccato, abbiamo in mente degli spazi grandi per poter contenere più spettatori secondo le nuove norme ma è ancora tutto in ballo. L’unica cosa sicura è un concerto on line ai primi di ottobre con il quale spero di fare da apripista per i nuovi live partecipati dal vivo. Quel che è certo è che un concerto non può essere un’esperienza solitaria. Tocca anche a noi però scegliere: ogni giorno un essere umano ha diritto di vivere o morire e la percentuale di rischio per infarti o incidenti d’auto non credo sia inferiore a quella di questo maledetto Covid col quale bisogna pure convivere.
Ego (Verba Manent / distribuito da Artist First) è disponibile nei negozi di dischi, sulle piattaforme streaming e in digital download
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Tracklist: Allons Enfants!, L’amore ha un solo nome, Fuori fuoco, Benvenuta, Un’altra Italia, Il capolavoro, Il paradiso, Rispondimi, L’indifferenza.