Dedicato ai sognatori, a chi si sente libero, a chi ha ancora la voglia e la capacità d’indignarsi contro le brutture del mondo e a chi sa ancora riconoscere l’amore. Arriva venerdì 14 ottobre Zero il folle, il nuovo e attesissimo disco d’inediti di Renato Zero.
Pubblicato da Tattica e presentato oggi all’Auditorium Parco della Musica in un’affollatissima conferenza stampa, il disco è stato registrato a Londra e prodotto e arrangiato da Trevor Horn, con cui l’artista romano torna a collaborare dopo l’album Amo del 2013.
Disponibile in versione Cd e Lp- con 4 folli cover a comporre la parola Zero e a rappresentare visivamente il disco con la creatività e la follia che contraddistinguono Zero e tutti coloro che rifiutano le regole e l’autorità, Zero il folle presenta 13 brani che spaziano tra bilanci esistenziali e voglia di rivoluzione creativa, ecologia e slanci vitali, lotta alla solitudine e moniti tecnologici.
Con tre perle (Zero il folle, il brano che chiude la tracking list, Viaggia e Quanto ti amo) e un sound robusto che rende moderne e attualissime tematiche care a Zero da sempre.
In tempi di memoria atrofizzata e uso smodato di cellulari io preferisco ancora citofonare a qualcuno piuttosto che cercarlo su Facebook dice Renato che oggi ha festeggiato il suo 69mo compleanno. Il mio lavoro è frutto di umiltà e totale onestà e devo dire grazie ai miei musicisti complici, a un produttore raffinato e soprattutto al mio pubblico, che continua a seguirmi con fedeltà assoluta. Passione e impegno non sono mai mancate e poi spendersi è la forma più bella di generosità verso se stessi.
Da Zerovskji a Zero il folle. Non hai certo paura dei cambiamenti.
Zerovskjj solo per amore era un progetto innovativo e in anticipo sui tempi di 30 anni; molti non lo hanno capito ma come sempre il tempo mi darà ragione. Cambiare pelle è sempre la formula migliore per non essere statici e rischiare di ripetersi ad oltranza. Non ho mai considerato essere musicista un mestiere. Con la musica io ho voluto uscire dagli schemi. Ho mandato a quel paese la borghesia e mi considero un portatore sano di coraggio. Oggi sono padrone delle mie esperienze e Renato e Zero hanno fatto pace. Non sono sempre andati d’amore e d’accordo e con Spalle al muro andai a Sanremo vestito da maschietto proprio per dire a Zero di non allargarsi troppo…
Sui mali del nostro tempo Renato si appassiona.
Oggi non vanno più di moda i difetti fisci e impera la propaganda all’esposizione. C’è una competizione insana a sentirsi tutti Ferragni ma io non faccio parte di questo carrozzone e me ne vanto. Il nostro è un paese da rieducare, a partire dalla famiglia. C’è una cattiva applicazione di leggi e di vita e bisogna reagire con determinazione a questo stato di cose.
Il discorso scivola inevitabilmente su Roma.
E’ la capitale d’Italia ma la vivo con disagio. Faccio slalom tra buche e disservizi come tutti e anche il problema della spazzatura sta diventando cronico. La Raggi e la sua giunta hanno le loro colpe ma anche i cittadini devono fare la loro parte. Vedo scene d’inciviltà che mi spaventano.
E di Greta cosa pensi?
Una bimbetta che ha il coraggio di alzare il dito e dire scusate ma non voglio morire intossicata non la trovo scandalosa. Trovo piuttosto insopportabili quelli che giudicano seduti sul proprio divano senza fare nulla per cambiare il mondo.
Rivoluzionario e fuori dagli schemi. Ancora oggi sei fuori dal coro Renato?
La naftalina conserva gli abiti non le persone e i miei vizi non vogliono e non possono essere tacitati. Esserci per me ha significato indossare una piuma di struzzo o delle pailettes e per sfuggire al grigiore della routine di una vita ordinaria ho fatto di tutto. Zero mi ha posseduto e mi ha dato coraggio e desiderio di cambiare vita. Le mie canzoni hanno sempre fatto un bel rumore e continueranno a farlo.
In Ufficio reclami implori pietà in un convento…
Sono un peccatore eccellente e non mi aspetto grandi cose dal piano superiore...
Quanto ti amo è uno dei brani più emozionanti del disco. A chi lo dici tu?
Dire ti amo è una forma di tutela e protezione. Non serve dirlo sono in un rapporto a due ma va detto alla bellezza dell’arte e a chi ci sorprende in positivo ogni giorno
In Zero il folle si respira anche aria di morte in Quattro passi nel blu
E’ un pezzo che dedico ai miei amici musicisti che non ci sono più e dei quali sento la mancanza. Io sono morto tante volte e sono sempre rinato. Adesso non mi spaventa più e non ho più sudditanza nei suoi confronti.
Viaggia è invece un brano che invita i giovani alla scoperta di u altri mondi lontani. Sembra la versione aggiornata e corretta di Nafta, un tuo vecchissimo pezzo.
Il viaggio è la vera essenza della vita e aiuta a diventare uomini. Ci vuole coraggio ad andare lontano e spero che i giovani di oggi lo abbiano ancora. Il viaggio verso l’avventura e la conoscenza dell’altro da se è quello più bello da fare.
Il tour che segue l’uscita del cd partirà il 1 novembre dal Palazzo dello Sport di Roma e sono già 13 le date sold out. I biglietti sono disponibili in prevendita sul sito ufficiale di Renato Zero (www.renatozero.com) , sul sito Vivaticket.it e nei punti vendita autorizzati Vivaticket.
Tracking list:
1 Mai più da soli 2 Viaggia 3 La culla è vuota 4 Un uomo è… 5 Tutti sospesi 6 Quanto ti amo 7 Che fretta c’è 8 Ufficio reclami 9 Questi anni miei 10 Figli tuoi 11 La vetrina 12 Quattro passi nel blu 13 Zero il folle