L’amore ci salverà. Parola di Renato Zero che a quattro anni di distanza da Presente torna al suo pubblico con un nuovo cd e un progetto live senza precedenti. In uscita martedì prossimo Amo capitolo 1 (per il prossimo anno è previsto il capitolo 2 con un brano dedicato ad Armando Trovajoli, ndr) è una lunga carrellata nello Zeropensiero tra impegno e ricerca, sentimenti e passioni che viaggia spedita sulle note di un artista ancora innamorato della vita.  Quattordici brani aperti da Chiedi di me - il pezzo che si ascolta nelle radio in questi giorni e anticipa l’album - che regalano emozioni e poesie, delicati ricordi e inni alla gioventù in un potente mix di arrangiamenti moderni e preziose melodie. 

“Sono sicuro di aver fatto un gran disco” confessa Renato alla platea di amici e giornalisti accorsi al Piper - storico locale romano - per assistere al suo showcase di presentazione nel quale ha proposto nove pezzi accompagnato da uno scatenato stuolo di giovani ballerini. “Ad un certo punto, lo scorso aprile, mi è venuto di chiedermi come mi sentissi appena superati i 60 e la risposta è stata: bene. Sono insolitamente allegro e soprattutto amo ancora nonostante le controindicazioni del caso. Malgrado i tentativi di taluni di farmi cambiare idea su questo paese e sulla gente riesco ancora ad amare tutto e tutti senza sforzi sovrumani”. 

“In questo lavoro c’è molta verità e un bilancio sereno di quello che sono. Nella mia vita ne ho viste di tutti i colori, ho studiato all’Università della strada e ho sentito ripetermi cose che mi farebbero scomunicare dal Vaticano, ma ciò malgrado sarei pronto a ricominciare tutto da capo. Ho avuto accanto grandi persone, maestri di palcoscenico e di vita, ho conosciuto una solitudine ostinata ed ingiusta ma ho pure frequentato straordinarie compagnie. Insomma non vivo di rimpianti”.

In Chiedi di me canti “Per spaventarli lo sai basta fargli vedere che ami”: l’amore è ancora l’unica rivoluzione possibile? “Oggi spesso amore fa rima con coltelli e violenza e invece non dobbiamo dargli connotati specifici. Quello che cerchiamo è un desiderio di complicità che può passare attraverso un amico piuttosto che in un bambino. Un amore duttile e malleabile che si può insegnare anche attraverso un canzone”.

“In questo album ci sono le tappe salienti del mio amore pellegrino” scrive Zero nelle note del cd che fa sfoggio della ceralacca in copertina, “un amore che non si è mai negato all’impegno e alla ricerca vivendo talvolta il lampo di uno sguardo, l’eternità di una carezza o la persistenza di una richiesta mai esaudita. L’amore mi ha guarito facendomi male”. Renato guarda al futuro ma non sfugge ai ricordi. Ed ecco quello del Piper, il tempio dei ‘collettoni’ che ha segnato una svolta nella vita artistica del cantante romano. “Qui accadde tutto” dice emozionato, mentre abbraccia la vecchia addetta agli ingressi che all’epoca lo favoriva non facendolo pagare. “Si giocava ad esistere e tentare l’impossibile. Molto di quello che ho cantato è nato qui e non dimentico quanti, stesso zaino e maledette impudenze, non ce l’hanno fatta”.

A chi gli chiede se sta cercando un corpo giovane per la sua voce risponde così: “In realtà sento il bisogno di condividere sensazioni e un modo di essere con le nuove generazioni anche se qualcuno mi fa arrabbiare per la propria indolenza. Non tutti sono stati fortunati come me e hanno avuto famiglie tolleranti come la mia. E’ per questo che mi piace condividere sogni e dubbi con loro”. Toccante anche il pensiero che Renato riserva all’amico Lucio Dalla omaggiato nel cd con Lu, uno dei pezzi migliori. “L’ho scritto dopo la sua morte e per me Lucio era un fratello più che un genio. L’ho scoperto quando avevo 16 anni e lo incontravo nell’ascensore dell’RCA con 100 lire impresse sulla fronte e un arancio in testa…Finalmente avevo trovato qualcuno come me”. E a chi gli domanda delle vecchie trasgressioni Renato risponde deciso: “Per qualcuno oggi la trasgressione è un mestiere. Io ho scoperto l’opportunità di cantare la vecchiaia e di mettermi a nudo e questa la ritengo una conquista. E poi cantare Ave Maria a Sanremo mi ha fatto bene, ha esorcizzato le malattie e mi ha ridato vita”. 

Prodotto da Trevor Horn, Celso Valli e Daniele Madonia su etichetta Tattica e distribuzione IndipendenteMente, Amo darà vita ad uno spettacolo che porterà Renato ad occupare il Palalottomatica di Roma per un mese. Dopo aver radunato oltre 100.000 persone a Piazza di Siena nell’autunno del 2010 per festeggiare il suo 60° compleanno, parte dal 27 aprile la nuova sfida del cantante. Un evento eccezionale per il quale sono state previste altre cinque date (16,18,19,21 e 22 maggio) oltre a quelle già in calendario (27, 29 e 30 aprile, 3, 4,9,10,12,13 e 15 maggio) e per le quali sono già stati venduti 70.000 biglietti in prevendita.  I tagliandi sono disponibili on line sul sito www.ticketone.it e presso i punti di vendita abituali e tutti coloro che acquisteranno il biglietto sul sito riceveranno una card ad edizione limitata che fungerà da titolo d’ingresso e alla quale saranno abbinati esclusivi vantaggi, sconti e convenzioni pubblicati su www.fepgroup.it.

Tracking List: 1 Chiedi di me, 2 Una canzone da cantare avrai, 3 Il nostro mondo, 4 Voglia d’amare, 5 Angelina, 6 Lu, 7 I ’70, 8 Un’apertura d’ali, 9 La vacanza, 10 Oramai, 11 Tutto inizia sempre da un sì, 12 Vola lato,13 Dovremmo imparare a vivere, 14 La vita che mi aspetta.