Stanno Suonando la Nostra Canzone, che ha visto la luce a Broadway nel 1979 per sbancare il West-End londinese l’anno seguente, è ormai diventato un classico del teatro. Anche italiano. Nei nostri prosceni la pièce è stata infatti affrontata - tanto per citare - da una ditta di grande prestigio: Gigi Proietti (anche regista) e Loretta Goggi. "Quasi vent’anni dopo Gigi ha riaffrontato l’avventura come regista, affidando i ruoli a Maria Laura Baccarini e al sottoscritto". Il sottoscritto è, per l’appunto, Gianluca Guidi il quale stavolta resta dietro le quinte per dirigere la "sua" versione della storia.
"Stanno suonando la nostra canzone racconta la tempestosa e divertente storia d’amore di Sonia Walsk e Vernon Ghersh, lei paroliera lui compositore. Lei passionale, insicura, incapace di rispettare alcune regola ed infrangere quelle altrui, lui geniale, ansioso, in analisi da una vita - dichiara nelle note di regia Guidi - la coppia protagonista di questa nuova edizione è formata da due miei cari amici: Simona Samarelli e Giampiero Ingrassia. Con Giampiero per un certo periodo di tempo ci siamo contesi parti da attor giovane in varie compagnie, arrivavamo alla scelta finale dei provini: una volta prendevano lui un’ altra me. E così per quasi vent’anni senza mai aver lavorato una volta insieme".
Poi, un’estate fa, l’incontro ferale sul palco del Globe Theatre di Roma diretto da Gigi Proietti, dove Guidi e Ingrassia si sono trovati insieme sulla scena, finalmente, per I Due Gentiluomini di Verona di William Shakespeare. E’ un caso o il nome di Proietti è quasi una costante delle vostre vite? "Il nome di Gigi unisce questo progetto teatrale con le vite di Giampiero e mia, entrambi dobbiamo a Gigi il nostro “stare” in palcoscenico. Ecco, ora anche in questa nuova occasione".
Che idea si è fatto, in questi anni di Ingrassia? "Attore solido, bravo cantante, persona per bene, bravo padre, Giampiero ha la capacità di farmi ridere in qualsiasi momento. Anche fossimo nella più delicata e seriosa delle situazioni. Condividiamo lo stesso stile di vita: facciamo le cose seriamente senza prenderci troppo sul serio! Che è un grande viatico per sopravvivere!".
Cosa è invece che la intriga della Samarelli? "Simona è un essere curioso. Abbiamo condiviso il palcoscenico molte volte, la prima circa 10 anni fa in una lettura del musical Nine ispirato a 8 e 1/2 di Fellini, a Chianciano Terme per un omaggio al grande Federico. Qualche anno dopo con Enzo Iacchetti abbiamo condiviso il successo di The Producers commedia di Mel Brooks diretta da Saverio Marconi e prodotta dalla Compagnia della Rancia. Poi in un mio one man show ….e sottolineo Se!”.
Quali sono le maggiori qualità artistiche della Samarelli? "Simona è una cantante invidiabile, un’attrice con senso dell’umorismo ma soprattutto ha negli occhi un sorriso sempre acceso, contaminato da una malinconia che la rende perfetta per interpretare Sonia Walsk. Dietro il suo aspetto da “ricovero immediato” nasconde le doti di una pantera. Con lei e Giampiero, più sei performers (come da scrittura Americana, 3 uomini e 3 donne, ndr) l’Italia non è più la Cenerentola del teatro musicale. Lo dimostrano l’invidiabile talento e la personalità di questi sei colleghi che accompagneranno Vernon e Sonia, interpretando le loro coscienze". Firma le coreografie Stefano Bontempi; il Maestro Giovanni Maria Lori è il direttore musicale; scene di Alessandro Chiti; luci di Valerio Tiberi. Repliche fino al 22 aprile
Teatro Sistina
Spettacoli: dal Martedì al Venerdì alle h 21; Sabato h 17 e 21; Domenica h 17