Dal cinema al teatro: il Marchese Onofrio del Grillo immortalato da Alberto Sordi nell’indimenticabile film di Mario Monicelli del 1981 ritorna in vita, per la prima volta a teatro, grazie alla verve e al carisma di un altro grande mattatore della scena romana: Enrico Montesano. Debutta, infatti, il 9 dicembre al Teatro Sistina di Roma la pièce Il Marchese del Grillo tratta dalla sceneggiatura del film di Monicelli per la regia di Massimo Romeo Piparo, sotto forma di commedia musicale riadattata da Gianni Clementi, Piparo e lo stesso Montesano. Palcoscenico ottimale questo del Sistina, uno dei teatri più importanti della città, che ha da sempre ospitato commedie così marcatamente popolari e legate alla tradizione romanesca.
“Questa nuova produzione è in linea con la tradizione del Sistina – ha spiegato il regista – e non dubitiamo che possa incontrare favorevolmente la domanda del pubblico. La figura del Marchese del Grillo ci è sembrata l’ideale: la trama è, sostanzialmente, quella del film che abbiamo voluto espressamente omaggiare apportando delle modifiche solo al finale”. Il Marchese Onofrio del Grillo, Guardia nobile di Papa Pio VII, trascorre le sue giornate nell’ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi della sua famiglia bigotta e autoritaria. Ma ciò che lo contraddistingue sono gli scherzi continui e le provocazioni nei confronti dei popolani, mendicanti, altri nobili oltre allo stesso Papa.
Il giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma, l’incontro con una giovane e bellissima attrice e l’amicizia con un giovane ufficiale francese, gli fanno per la prima volta pensare di poter abbandonare Roma per Parigi. Dopo la disfatta di Waterloo il Marchese fa il suo ritorno a Roma dove ad accoglierlo trova un clima ostile e una minaccia di condanna a morte per alto tradimento nei confronti del Papa. Poi, paradossalmente, uno dei suoi terribili scherzi gli consentirà un onorevole riscatto con un finale a sorpresa. Sebbene ambientata nella Roma papalina dell’800, la storia è sempre attuale per riferimenti e rimandi alla realtà che ci troviamo a vivere come il rapporto con il potere, la giustizia corrotta, il dilemma tra essere e apparire.
“Mi sono avvicinato con grande rispetto e umiltà a questo personaggio in virtù della stima profonda verso Sordi – ha dichiarato Montesano che ha calcato le scene del Sistina dal 1977 al 2006 vestendo i panni di altri personaggi della tradizione locale come Rugantino e il Conte Tacchia – ma ho cercato di reinterpretarlo alla mia maniera. Se la calata romanesca resta un nostro patrimonio comune, il mio Marchese sarà un po’ meno cinico e sarcastico rispetto a quello di Sordi, con sfumature più bonarie.”
Quanto all’aspetto più propriamente tecnico-registico è sempre Piparo a spiegare: “Non è la prima volta che affronto trasposizioni cinematografiche a teatro. Il film spaziava molto da ambientazioni esterne a interni, per questo ho voluto rendere lo spettacolo molto dinamico grazie all’utilizzo di pedane girevoli che mi consentono di ritrarre i numerosi ambienti in cui il protagonista si muove”. Ma anche la scelta del musical ha avuto un suo perché: la musica si pone come un valore aggiunto al racconto perchè esprime gli stati d’animo e le sensazioni che la sola parola non offre. Scritta da Emanuele Friello, la partitura si compone di 12 temi musicali e 6 canzoni da solista.
Teatro Sistina Via Sistina, 129
Info:06 4200711 – 392 8567896 Botteghino: Da lunedì a sabato 10.00-19.00; domenica 11.00-19 Biglietti: da € 55,00 a € 34,00
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