Una donna in cerca di se stessa e un’attrice che si sdoppia in scena nella prova più impegnativa della sua carriera. Diana e Serena Autieri si danno idealmente la mano in Diana & Lady D, il primo spettacolo teatrale al mondo sulla vita della ‘principessa triste’ che debutta al Sistina il 14 febbraio in prima nazionale assoluta. Scritto e diretto da Vincenzo Incenzo (autore a teatro del magnifico Romeo & Giulietta, ama e cambia il mondo e del libretto e delle liriche di Dracula Opera rock), prodotto da Engage e impreziosito da un cast tecnico di altissimo livello (scenografie del premio Oscar Gianni Quaranta, coreografie di Bill Goodson, costumi di Silvia Frattolillo, impianto luci affidato al lighting designer A J Weissbard, già collaboratore di David Cronenberg e direzione musicale di Maurizio Metalli) il musical ‘al femminile’ (la Autieri sarà coadiuvata da sei ballerine) si muove tra pubblico e privato in un viaggio di conoscenza interiore che mette in luce le due facce di un personaggio che si parabola di femminilità conquistata.
Ieri come oggi. Il grido inascoltato di una donna schiacciata dall’esteriorità e alla ricerca di una libertà interiore per certi aspetti persino rivoluzionaria. Ed ecco in scena la principessa e la maestrina d’asilo, la bulimica e la filantropa, la mamma e l’amante in un’impossibile coesistenza che diventa resurrezione psichica solo attraverso il sacrificio finale (il sipario si apre proprio sulla notte dell’incidente del 31 agosto 1997 ndr). Con Serena Autieri (per lei Incenzo ha già scritto “La sciantosa”) impegnata in una performance verbale e fisica e in un flusso di coscienza intenso e poetico.
“E’ uno spettacolo emozionante e affascinante, pieno di tormenti, gioie e dolori” dice l’attrice napoletana impegnata negli ultimi giorni di prove “non è stato facile entrare nel personaggio e per farlo ho dovuto incontrare anche una psicologa che mi ha aiutato a mettermi in contatto con la parte più nascosta di me. Scavando nel profondo ho capito Diana e la sua voglia di fuggire da quella gabbia dorata che gli avevano costruito attorno. Prima mi sentivo più a mio agio ad interpretare la facciata più divertente e cinica della principessa ma adesso la faccenda si è ribaltata e nei panni di Diana mi sento me stessa”.
Ma chi era Diana? “Essenzialmente un’anticonformista, una donna in cerca d’amore e di autenticità. Una ragazza semplice che ha cercato la verità e non ha voluto sottostare per sempre a regole e imposizioni”. La Autieri, che in scena interpreterà anche canzoni originali (testi di Incenzo e Francesco Arpino) e cover nella versione italiana (si ascolteranno, tra le canzoni preferite dalla principessa, pezzi di Elton John e David Bowie, Freddy Mercury e Barbra Streisand) rivendica poi con orgoglio le sue origini popolari a dispetto della sua immagine di smaltata bellezza. Proprio come il personaggio che interpreta in scena.”Non sono certo una principessa e le dive oggi non esistono più. Sono una persona normale nata da una famiglia operosa in un quartiere vivace di Napoli e vissuta per un po’ come una scugnizza. Faccio il mestiere più bello del mondo e l’unica preoccupazione è non esporre troppo mia figlia alla curiosità dei media quando vivo la quotidianità. A lei vorrei comunque insegnare a non vivere in un mondo diviso dalla realtà”.
Svincolato dal tempo e ambientato in una sorta di dopomondo popolato da suggestioni sceniche con oggetti fuori scala e immagini sdoganate dall’arte classica e riformulate per ricomporre il paesaggio interiore di Diana, lo spettacolo, trasognato e nostalgico, oscilla tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere in una battaglia corporale e psicologica senza esclusione di colpi. “Quella di Diana è una figura che ha trasceso il proprio contesto storico” dice Incenzo “la sua è l’ultima favola possibile in un mondo nel quale il mostro è il sistema. In fondo il grido di dolore di Diana è quello di ogni donna inascoltata, schiacciata nei suoi intendimenti e mortificata nella propria femminilità. Perché ancora oggi, in una società devota alla religione dell’individualismo, la libertà femminile è una libertà spesso non prevista”.
Frutto di un’accurata documentazione storica (“Abbiamo fatto verifiche incrociate sui libri editi ed ho osservato in slow motion la sua immagine nei documentari scoprendo un evidente contrasto tra la mimica facciale e i vestiti indossati”) Diana & Lady D, che nel 2008 anno partirà in tournée, potrebbe approdare a Londra il prossimo agosto nel giorno dell’anniversario della morte della principessa. “E’ nostra intenzione presentare lo spettacolo ai figli” dice Incenzo “finora abbiamo avuto un percorso di corrispondenza che sarà di sicuro lungo e macchinoso e sul quale, al momento, non ci esponiamo. Ma siamo sicuri che la sincerità del nostro lavoro possa arrivare là dove spesso i protocolli si fermano”. Repliche al Sistina fino al 19 febbraio
Info e prenotazioni: 06 4200711- 392 8567896 Botteghino: da martedì a sabato ore 10-19 (lunedì chiuso) Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21 Domenica ore 17 Mercoledì 15 febbraio solo ore 17 Sabato 18 febbraio ore 17 e21
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