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mercoledì 21 marzo 2012
di Claudio Fontanini
FABIO CONCATO "TUTTO QUA"
Il musicista-poeta torna dopo 11 anni di assenza con un nuovo disco: "Senza musica non so vivere"
In tempi confusi di play list, reality e musica usa e getta nei quali la qualità è spesso relegata ai margini, se ne sentiva davvero la mancanza. A 11 anni di distanza da “Sognando Chet Baker”, il suo ultimo cd d’inediti, Fabio Concato torna finalmente in pista con un nuovo, ispirato e bellissimo disco. Anticipato dall’omonimo singolo che dà il titolo alla sua nuova creaturina (così la chiama ironicamente il cantautore nel suo sito) “Tutto qua” (da ieri nei negozi, pubblicato e distribuito da Halidon) è un progetto discografico multimediale

In tempi confusi di play list, reality e musica usa e getta nei quali la qualità è spesso relegata ai margini, se ne sentiva davvero la mancanza. A 11 anni di distanza da Sognando Chet Baker, il suo ultimo cd d’inediti, Fabio Concato torna finalmente in pista con un nuovo, ispirato e bellissimo disco. Anticipato dall’omonimo singolo che dà il titolo alla sua nuova creaturina (così la chiama ironicamente il cantautore nel suo sito) Tutto qua (da ieri nei negozi, pubblicato e distribuito da Halidon) è un progetto discografico multimediale con il QR-CODE attivo in copertina che rimanda a contenuti web esclusivi audio e video in continuo aggiornamento e una serie di sorprese per il pubblico di appassionati.

Tra addii e ricordi (la toccante Carlo che sorride è dedicata a Carlo Gargioni, il musicista e amico scomparso prematuramente tre anni fa), treni colorati e dichiarazioni d’amore al proprio mestiere (con la splendida session al pianoforte di Stefano Bollani in Se non fosse per la musica),  strade bretoni e lacrime sul bavero, giri del mondo in solitaria e vecchie fisarmoniche, rendez-vous con se stessi, passeggiate in moto (“Senti come tira in basso…e non parlo del motore adesso!” canta Concato nel divertissement Breve racconto di moto) e folate di vento che spingono contro il muro ecco, in undici pezzi, un meraviglioso viaggio sospeso tra passato e presente che regala sapori e profumi di terre lontane e bilanci esistenziali.

Alla soglia dei sessant’anni Concato dimostra di non aver perso la sua vena artistica da poeta del quotidiano. Voce calda e confidenziale, suoni jazz, arrangiamenti morbidi e andamento pacato, quello con Concato sembra l’incontro con un vecchio amico che non ascoltavamo da un po’; un affettuoso ritorno al futuro che ci riporta di colpo alla mente sensazioni smarrite. “In questi anni ho avuto tante cose da fare e da pensare - ci confida - ho lavorato come un pazzo e continuato a suonare nei club per il piacere di fare musica. Sono state esperienze gratificanti che mi hanno fatto ritornare la voglia di tornare in pista”.

La musica è e sarà sempre la mia vita” continua l’autore di Fiore di maggio e Ti ricordo ancoraad allontanarmi è stato piuttosto il rigetto per un ambiente discografico che non riuscivo più a sopportare. Mi è dispiaciuto non essere stato presente per il mio pubblico che mi ha seguito con passione e costanza negli anni ma io vengo sempre prima dell’artista”. Un uomo e un artista che sembrano aver fatto pace l’uno con l’altro, come si evince da L’altro di me, il brano manifesto che apre l’album. “E’ un pezzo sulla ricerca dell’ispirazione e sul faticoso lavoro quotidiano che dobbiamo compiere su noi stessi per regalare agli altri la nostra parte migliore. Una ginnastica mentale dalla quale non si può derogare e dalla quale scaturisce il desiderio di comunicare con urgenza e passione”.

In questi anni di assenza dal mercato la fruizione musicale è cambiata, paura che il disco non sia apprezzato per come dovrebbe? “Il mio desiderio più grande, al di là delle vendite, è  che il pubblico mi ritrovi e mi riconosca per quello che ero e che sono. Mi interessa condividere emozioni autentiche e regalare la mia sincerità, spero che anche oggi siano in molti ad apprezzarla”. Una bella spinta popolare poteva  darla Sanremo ma qualcuno ha deciso che Concato non doveva far parte della lista. “Più che l’esclusione mi è dispiaciuto e mi ha fatto male il modo col quale sono stato trattato” dice col consueto garbo “essere informati con un sms 45’ prima della messa in onda della diretta tv con Giletti che annunciava i nomi l’ho vista come una mancanza di rispetto per un professionista che fa musica da 30 anni”.

In Tutto qua, il pezzo dedicato agli extracomunitari che vivono nel nostro paese canti “serve immaginare per comprendere però senza nessuna velleità”. E’ questa la ricetta per una serena tolleranza?Credo di sì. Anche se tutto ciò magari non porterà a nessuna rivoluzione bisogna cominciare a guardare a questi sfortunati fratelli con occhi diversi e l’uomo, come valore assoluto, deve tornare al centro del nostro pensiero”. Una delle canzoni più suggestive del disco è Sant’Anna (di Stazzema) dedicata all’eccidio nazista del 12 agosto 1944 nel quale morirono oltre 500 tra donne e bambini. “Ho una casa in Versilia che in linea d’aria dista appena 4 km da lì e visitando quel tratto di strada che affaccia sul mare sono rimasto letteralmente folgorato dalle emozioni. Ho immaginato ad occhi aperti quello che era successo quel giorno e il risultato è un brano piccolo e breve che serve a non dimenticare e a conservare la memoria del passato”.

Originale e romantico è invece il video (regia e sceneggiatura di Gianfranco Gori) di Un trenino nel petto nel quale due burattini nascono dalla creazione artistica manuale del suo autore tra legno, stoffe e colori e finiscono per stringersi in un tenerissimo ballo di promesse eterne. “E’ un inno all’artigianato e alla fatica del lavoro quotidiano - dice Concato - un po’ quello che devono fare un uomo e una donna per alimentare con costanza la passione della loro unione”. Ma la storia d’amore più bella di Concato resta quella con la musica, un terapeutico rimedio al mal di vivere del nostro tempo. “Nella vita non so fare altro - confessa candidamente - scrivere e cantare è un grande privilegio e l’unico momento nel quale mi sento davvero reale è proprio quello”. A partire da domani (a Milano) il cantautore milanese incontrerà il pubblico negli Store Feltrinelli (a Roma l’appuntamento è per il 27 marzo) mentre il 31 Fabio Fazio ospiterà Concato nel suo Che tempo che fa. Da maggio il via all’attesissimo tour con date consultabili sul sito ufficiale.


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http://www.fabioconcato.it
 
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