Non cambia la sostanza e neanche la forma il Bagaglino, storico Salone Margherita, regno degli spettacoli comici con contorno di ballerine firmati Pierfrancesco Pingitore, che dopo un frettoloso annunciato de profundis, torna a far parlare di sé. E del nuovo cartellone artistico, che riparte il 16 novembre (fino al 13 maggio) con la nuova programmazione, e un mattatore che non ha bisogno di presentazioni, Pippo Franco.

“Il Bagaglino? non è mai morto e nessuno ha mai voluto chiudere il teatro” esordisce Pippo Franco, uno dei protagonisti illustri dello storico teatro romano, che movimenterà la stagione con due spettacoli Bambole non c’è un euro ma soprattutto con il cult Il marchese del Grillo, ormai al terzo anno di repliche coronate da applausi e successo di critica.

“Andrà in scena dal 21 novembre tutti i lunedì – conferma Pippo Franco, il quale vestirà i panni del marchese Onofrio e che a proposito dell’allestimento, non può fare a meno di ricordare il maestro Mario Monicelli – lui non era di facili complimenti e più volte mi ha lusingato, ma io non ho mai voluto usare i costumi di scena del film perché credo che dentro ci sia un pezzetto di anima degli artisti che li hanno portati e non me la sono sentita di scomodare quella di Alberto Sordi. Lo spettacolo ha successo e va in replica? Non c’è un segreto, è solo che mantiene la promessa di divertimento che fa al pubblico”.

Semplice, pure troppo. La programmazione del Salone Margherita prenderà l’avvio con Carlo Conti e il suo format, versione teatrale, Noi che gli anni migliori (dal 16 novembre) con Elena Ossola e Angela Tuccia protagoniste di una commedia musicale giocata sul filo dell’amarcord, con colonna sonora che spazia dai ’60 ai ’90 (in scena anche Massimo Di Vincenzo, Gabriele Greco e Lucio Caizzi). Dall’8 marzo al 13 maggio terrà banco la storia del burlesque in salsa Anni ’20 raccontata in Dalla foglia alla voglia di Gino Landi e Silvestro Longo, con dodici sensuali ballerine coreografate da Jean Michel Danquin.

Tra i titoli più di richiamo del cartellone, quel Bambole non c’è un euro (dal 7 dicembre al 4 marzo), show di metateatro diretto ed interpretato da Pippo Franco, che dividerà la scena con due statuarie soubrette. Lo spettacolo “è ambientato in un futuro in cui il Grande Fratello domina, la gente ha definitivamente rinunciato alla privacy e le intercettazioni mietono vittime soprattutto tra i politici” spiega il regista che, a differenza di quanto fatto al Salone Margherita con i suoi precedenti illustri, non porterà in scena imitatori e non trasformerà i politici in macchiette.

“Parliamo di uno spettacolo di alta qualità con qualche sberleffo, difficile da spiegare a parole, venite a vederlo” invita Franco. L’ironia pepata, insomma, insieme alle curve delle girls, è ancora l’ingrediente segreto del menù del Bagaglino. Che senza trasformismi, e fedele a una ricetta che il pubblico ha sempre gradito, punta ancora alla satira sociale: tra borse in ribasso, crisi economica e madri di famiglia prostitute per arrotondare gli stipendi. Una realtà che il proscenio ovviamente deforma. Un futuro che “speriamo non arrivi mai” chiosa Pippo Franco. E buon teatro a tutti. Sipario.

Salone Margherita, v. Due Macelli, 75 (Roma) 

Info: 06/6798269 - 06/6791439

Biglietti: costo dai 20 ai 35 euro, compreso un drink a scelta offerto prima dell’inizio dello spettacolo ed il tradizionale piatto di pasta servito durante l’intervallo.
Abbonamenti: per l’intera stagione a prezzi speciali da 66 a 80 euro