In una dichiarazione fatta al quotidiano Il Mattino, la regista ha detto «Sono molto felice per l’annullamento di un provvedimento che avevo trovato profondamente ingiusto. Ma in un contesto come quello dell’Italia di oggi avrei dovuto aspettarmi proprio un’accoglienza di questo tipo, che mi ha fatto rivedere sotto un’altra luce anche le contestazioni avute in proiezione a Venezia. Alla Mostra del Cinema tutti noi avemmo l’impressione che le contestazioni giungessero da un gruppetto entrato in sala con l’intenzione di rovinare la proiezione; cosa poi confermata da indagini successive e dal successo delle proiezioni seguenti con il pubblico sia a Venezia che in Europa».
Il film con Filippo Timi e Claudia Pandolfi, presentato in Concorso al Lido, è tratto dal romanzo omonimo di Cristina Comencini: «Sia il libro che il film affrontano un argomento ancora tabù: la maternità intesa in maniera ben più complessa e disturbante di come la si continua a considerare in Italia. Ogni madre, ben oltre gli stereotipi e le idealizzazioni, è prima di tutto una donna con le sue debolezze. Non posso fare a meno di chiedermi se le negatività che hanno accompagnato finora il film non siano dirette anche verso di me e motivate dal mio impegno pubblico a favore delle donne portato avanti per tutto l’anno».
(Fonte e-duesse)