Oltre due milioni di spettatori in otto edizioni e 1800 repliche in 100 città d’Italia. un fenomeno teatrale divenuto globale grazie a 32 edizioni tradotte in 10 lingue. Sono i numeri record di Aggiungi un posto a tavola che festeggia il suo cinquantesimo anniversario tornando in scena al Brancaccio dal 29 novembre.
Prodotta da Alessandro Longobardi per Viola Produzioni e messa in scena da Marco Simeoli con Giovanni Scifoni nei panni di Don Silvestro e Lorella Cuccarini in quelli di Consolazione, la nuova versione della commedia musicale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, le musiche di Armado Trovajoli, le coreografie di Gino Landi e le scenografie e i costumi di Giulio Coltellacci, è pronta a salpare per una nuova stagione che farà sorridere e commuovere gli spettatori di ogni età.
Liberamente ispirata a After me the deluge di David Forrest, la commedia (che debuttò al Sistina l’8 dicembre del ’74 stabilendo il record di permanenza di uno spettacolo italiano nello stesso teatro con 188 repliche per 280.000 spettatori fino al 2 giugno 1975) è diventata negli anni un evergreen, ancora più attuale oggi in tempi di guerre, odi e divisioni.
Qui invece, attraverso la storia di un parroco di un paesino di montagna chiamato- dopo una inaspettata telefonata di Dio in persona- a costruire una nuova Arca in vista di un imminente nuovo diluvio universale, si evidenziano invece tolleranza e rispetto, condivisione e partecipazione in una favola dove regna l’inclusione.
Nei panni del protagonista c’è Giovanni Scifoni che eredita la tonaca vestita in origine da Johnny Dorelli. E’ un desiderio che diviene realtà confessa emozionato l’attore romano alla presentazione alla stampa mio padre mi fece vedere Aggiungi un posto a tavola in televisione quando avevo 6 anni e mi ricordo ogni gesto. Sono entusiasta e terrorizzato allo stesso tempo. Quello che mi colpisce è come funzioni così bene ancora oggi. Mi stupisco nel vedere la gente delle prime file (lo spettacolo è già andato già in scena a Milano e Torino) conoscere a memoria le battute. Il segreto? Non strafare e limitarsi a mettere in moto gli ingranaggi di questa perfetta macchina scenica.
Sul canto, Scifoni dice che è’ la prima volta che partecipo ad un musical e prima avevo cantato solo nel teatro parrocchiale da ragazzo. Ho studiato per un anno ma ancora adesso qualche parte mi risulta un po’ ostica. Punto tutto sulla simpatia… conclude l’attore che sembra avere il phisique du role perfetto per il personaggio.
La nuova Consolazione (Bice Valori nell’edizione originale del ’74), la donna di facili costumi che metterà a dura prova gli uomini del paese, ecco una scatenata Lorella Cuccarini. E’ un sogno che si avvera. Aggiungi un posto a tavola fu la prima commedia musicale della mia infanzia. La vidi al Sistina in piccionaia coi miei genitori e ha acceso il mio desiderio artistico. Mi comprarono il doppio LP con le musiche e lo consumai finendo per conoscere a memoria tutte le canzoni della commedia.
Da adolescente- continua la Cuccarini- mi immaginavo sul palco come Clementina (la ragazza che s’innamora di Don Silvestro ndr) e ora, a distanza di 50 anni, ho il privilegio di farne parte come Consolazione. E’ una sfida nella quale mi butto con grande umiltà nei panni di un personaggio nuovo per me, divertente e ironico. Entro in scena dopo 55’ ma prima non sono capace di starmene in camerino in attesa del mio turno. Preferisco cantare tutti i brani dietro le quinte tanto è l’entusiasmo contagioso che mi trasmette.
Il regista Marco Simeoli (che interpreta in scena il Sindaco) parla del suo lavoro- Ho fatto 800 repliche nei teatri di tutta Italia, prima come Toto e poi nei panni del Sindaco Crispino. Volevo rispettare le intenzioni degli autori recuperando lo spirito del tempo, le linee guida e i disegni dei personaggi. Come mi diceva diceva Gigi Proietti, citando una frase di Petrolini, bisogna fare un passo indietro per fare un grande progresso. Ho apportato qualche piccolo cambiamento nel nome della freschezza e dell’agilità dell’insieme, sembra che duri di meno ma non è così.
A corollario delle rappresentazioni sono previste una mostra al Brancaccio che ripercorre la storia dello spettacolo con contenuti esclusivi (video, fotografie, oggetti di scena e le testimonianze degli eredi di quel magico gruppo artsitico diretto da Garinei e Giovannini) e una speciale serata d’onore, prevista per l’8 dicembre, nella quale, a fine spettacolo (inizio ore 17) saranno conferiti dei riconoscimenti ai talenti che hanno reso possibile negli anni questo straordinario successo.
Con una rappresentanza di famiglie meno fortunate e di persone in difficoltà socio-economiche in platea su iniziativa del Teatro Brancaccio e della Fondazione Marcantonio Brancaccio presieduta dal Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche sociali e alla salute di Roma capitale.
La voce di lassù è sempre quella di Enzo Garinei mentre a completare il cast ci sono Sofia Panizzi (Clementina), Francesco Zaccaro (Toto), Francesca Nuti (Ortensia) e 16 attori ballerini con l’orchestra dal vivo di 14 elementi diretta dal Maestro Maurizio Abeni.
Dopo Roma lo spettacolo proseguirà la tournée 2025 a Genova (Politeama Genovese 24-26 gennaio), Vicenza (Teatro Comunale Città di Vicenza 31 gennaio- 2 febbraio), Firenze (Teatro Verdi, 7-9 febbraio), Fermo (Teatro Dell’Aquila 14-16 febbraio), Reggio Emilia (Teatro Valli 21-23 febbraio), Bologna (Tea teatro Europauditorium 28 febbraio - 2 marzo), Ancona (Teatro Delle Muse 7-9 marzo) e Legnano (Teatro Galleria 14-16 marzo).