Sulla scia di uno dei lavori più belli ed intensi della sua cinquantennale artistica carriera, arrivano finalmente i live di Enrico Ruggeri. Debutto il 1 aprile ai Magazzini Generali di Milano e poi l’arrivo nella Capitale (il 3 aprile al Largo Venue) con i brani de La caverna di Platone, proposti per la prima volta dal vivo, a fare da collante ai pezzi storici del cantautore milanese.
Un’ode al libero pensiero e ai suoi iconici seguaci come Pier Paolo Pasolini, una critica alla musica usa e getta che si nasconde dietro l’autotune, una riflessione sulle guerre in corso, quelle sociali e quelle combattute con le armi, uno sguardo al passato e a chi lo ha segnato, nel bene e nel male.
Questo il potente messaggio del nuovo lavoro di Ruggeri di cui è da poco on line anche il video di Zona di guerra, uno dei brani più emozionanti del cd, che porta sotto i riflettori gli orrori di una guerra che entra nelle case delle persone, che non ha vinti o vincitori ma solo sconfitti.
Ho deciso di dare un seguito al video de Il Poeta con un cortometraggio in cui il misterioso protagonista del primo episodio si trova catapultato in una terribile realtà, nella quale un conflitto, cosa di per sé atroce, diventa ancora più tragico entrando nella vita, nelle case, violando l’intimità di persone innocenti racconta Ruggeri.
Con la regia di Mehmet Gurkan, il video si rivela come un pugno nello stomaco, disegnando una Storia senza vincitori e vinti: la guerra, per le persone comuni, rimane una sconfitta per tutti. La canzone non è il nuovo singolo, non essendo certo nata per compiacere il mainstream: la considero piuttosto un altro tassello artistico da aggiungere alla storia de La caverna di Platone, uno degli album più importanti della mia carriera.
Ma le sorprese per gli amanti di uno dei pochissimi uomini di spettacolo a continuare con coerenza a marciare in direzione ostinata e contraria, per dirla alla De Andrè, non finiscono qui.
Da venerdì 14 marzo sono disponibili anche in digitale infatti le 5 Bonus track della versione in vinile de La caverna di Platone (La figlia perduta, Le notti di pioggia II, Circo meraviglia, She, l’iconico brano di Aznavour in versione elettrica e Ha tutte le carte in regola, il disperato affresco di Piero Ciampi rivisitato in una versione che ne esalta l’oscuro pathos) mentre i profili di Ruggeri sulle piattaforme streaming si arricchiscono anche di tre album storici come Gli occhi del musicista (2003), Punk prima di te (2004) e Amore e guerra (2005).
Senza contare l’attività di scrittura (il suo ultimo libro è l’autobiografia 40 vite (senza fermarmi mai) per La Nave di Teseo e di conduttore televisivo e radiofonico.
Dopo il successo della prima edizione, si è da poco conclusa anche la seconda stagione de Gli occhi del musicista, il programma scritto e presentato da Ruggeri, in onda su Rai 2. L’ultima puntata, dedicata al Festival di Sanremo, ha registrato 405.000 telespettatori con uno share del 9.23% pur andando in onda a notte fonda.
Le prevendite per i due concerti sono disponibili su Ticketone.