Negli anni cinquanta, dopo un paio di ruoli azzeccati in tivù, John Carlton Carter – Heston era il cognome del secondo marito di sua madre – entra a far parte del cast di Dark City: è il suo biglietto da visita per Hollywood. Gli studios gli spalancano le porte prima nel ’56 con I dieci comandamenti, megaproduzione firmata Cecil B. DeMille e poi nel ’58 con L’infernale Quinlan di Orson Welles. Nel ’60 vince l’Oscar per la migliore interpretazione nel kolossal Ben Hur (1959). E’ la consacrazione definitiva nell’olimpo delle star. Charlton Heston nella sua lunga e fortunata carriera ha girato quasi cento film e tra le ultime apparizioni, oltre a My Father film del 2003, ricordiamo la famosa intervista ‘sospesa’ al regista Michael Moore in Bowling a Columbine: intervistato in qualità di presidente della National Rifle Association sull’uso indiscriminato delle armi negli Stati Uniti, stizzito Heston invitò il documentarista ad andarsene subito da casa sua.