Stefano Dionisi, Antonia Liskova e Franco Castellano sono i protagonisti di Caccia Segreta la minifiction di Raiuno in onda questa sera e lunedì in prima serata. La spystory ambientata tra l’Italia e l’Afghanistan - e idealmente dedicata all’agente Nicola Calipari ucciso dal cosiddetto ‘fuoco amico’ durante le fasi della liberazione della giornalista Giuliana Sgrena - ipotizza un attentato terroristico nella capitale italiana che un gruppo di agenti del Sismi sono incaricati di sventare. L’azione comincia a Kabul dove l’agente Digiacomo (Franco Castellano) riceve da un informatore (in seguito ucciso) la notizia di un possibile attentato a Roma. Non si conoscono i tempi né il luogo dell’attentato ma l’informazione sembra attendibile. I servizi segreti italiani si mobilitano in primo luogo per far rientrare a Roma Digiacomo. Del delicato compito si occupa Nicola Bramante (Stefano Dionisi) amico di Digiacomo e capo di una squadra speciale di cui fa parte anche Salvo (Andrea Renzi) che nasconde un pesante segreto e che ha avuto con Bramante uno scontro durissimo. Per il gruppo di Bramante è una vera corsa contro il tempo. Infatti, mentre Digiacomo rientra in Italia (con la data presunta per l’attacco) quattro terroristi islamici, protetti dalla mafia albanese, arrivano a Roma per mettere a punto le ultime fasi dell’attentato. Quando Digiacomo viene ucciso la squadra di Bramante non solo si rende conto di essere vulnerabile ma anche che le informazioni avute dall’agente sono vere.
Gli interrogatori di sospetti o ‘soggetti a rischio’ non portano a niente così come la richiesta di collaborazione fatta all’Iman Mohamed. Bramante decide allora di andare in Afghanistan, là dove tutto è iniziato. Nel frattempo a Roma Beatrice (Antonia Liskova), crittologa della squadra di Bramante, cerca di trovare nei messaggi criptati informazioni utili. Tra omicidi, tradimenti e colpi di scena si arriva alle battute finali. L’Iman Mohamed decide di collaborare, preoccupato per la sorte del figlio che sospetta far parte della banda dei terroristi. Invia a Beatrice un messaggio in codice che la giovane esperta dovrà decifrare. E mancano solo pochi minuti all’ora dell’attentato…..
Antonia Liskova torna alla fiction dopo I figli strappati (girato quando era da poco diventata mamma) e dopo aver avuto una fortunata esperienza cinematografica con il film Riparo presentato all’ultimo Festival di Berlino.
Antonia, cosa pensa del ruolo delle donne all’interno dei Servizi Segreti?
“Beatrice è una crittologa e in questa storia di spie e segreti avrà un ruolo fondamentale. Ma non è certo una super donna. Ha anche delle paure e insicurezze che l’avevano portata a ritirarsi dal servizio attivo. Torna perché Bramante la stima e crede sia la persona giusta per il caso”.
Com’è lavorare vicino a tanti 007?
“ A dire il vero, mi piace la coralità di questo film. Ci sono tanti protagonisti e tante storie che si intrecciano. Viene poi messo in evidenza il lato umano di queste persone. Gli agenti dei Servizi Segreti sono abituati a rischiare la propria vita, addestrati ad affrontare pericoli mantenendo il sangue freddo necessario. Ma non dovremmo dimenticare che sono persone con emozioni, sentimenti, affetti e credo che questa fiction racconti anche questo”.
È stimolante girare con un cast internazionale?
"Le mie scene non prevedevano che andassi a Kabul dove invece sono stati Franco Castellano e Stefano Dionisi. Una Kabul ricostruita in Marocco perché l’Afghanistan purtroppo non è un Paese sicuro. Però ci sono attori di religione musulmana che hanno interpretato i terroristi. Sono stati eccezionali sia umanamente che professionalmente, nonostante quello dei kamikaze sia un problema che li tocca molto da vicino”.
Si sente in qualche modo legata a Beatrice?
“Io tendo a separare il lavoro dalla vita privata. Pur non avendo studiato per fare l’attrice cerco di dare tutta me stessa e tutte le mie emozioni al ruolo che interpreto. Ma quando esco dal set esco anche dal mio personaggio. Torno ad essere Antonia, una mamma, una moglie e una donna come tutte le altre”.
Questo film per la televisione ha tutti i numeri per piacere al pubblico, soprattutto ai fan della serie statunitense 24 con Kiefer Sutherland di cui ha preso il ritmo. Non per niente la regia è di Massimo Spano, che in quanto a ritmi non ha niente da invidiare agli americani.
“Velocità, ritmi e tagli non mancano mai nei miei lavori, conferma infatti il regista, ma rispetto agli action provenienti dagli Usa, noi andremo a sondare di più la psicologia dei personaggi. Anche tutte le angosce e le paure così attuali oggi, in questo caso il terrorismo islamico. Ma, aggiunge ancora, abbiamo cercato di evitare la contrapposizione netta buoni-cattivi per osservare la realtà da più punti di vista”.
Soggetto e sceneggiatura portano la firma della premiatissima ‘ditta’ Laura Toscano (che divide il suo tempo tra romanzi e fiction e, per la cronaca, ha appena pubblicato La madre indegna da Mondadori) e Franco Marotta, mentre le musiche sono di Andrea Guerra. Tra gli altri interpreti Luca Ward, Cesare Bocci, Clemente Pernarella, Antonio Milo, David Sef, Valeria Cavalli, Cecilia Dazzi, Jacqueline Lustig, Karina Arutunyan, Emad Ibrahim, Mehmet Kurtulus, e la partecipazione di Erica Blanc e Valentina Sperlì.
La fiction è prodotta dalla Palomar di Carlo degli Esposti con Max Gusberti (Perlasca, Cefalonia, Bartali, Montalbano, tanto per citare alcuni lavori che hanno avuto grande successo).