Dopo le proiezioni speciali organizzate in simultanea tre giorni fa in 22 città italiane in collaborazione con il Gruppo La Repubblica–l’Espresso, grazie alle quali oltre 10mila invitati hanno avuto la possibilità di visionare in anteprima la pellicola d’esordio nella finzione del trentaquattrenne Davide Marengo, neocandidato al David di Donatello nella categoria Miglior regista esordiente, spetta questa sera al cinema Barberini di Roma la prima di Notturno Bus, in occasione della quale i protagonisti del film Valerio Mastandrea e Giovanna Mezzogiorno (candidati a loro volta agli Oscar del cinema nostrano rispettivamente per N, Io e Napoleone di Virzì e Lezioni di volo di Francesca Archibugi) arriveranno alle 21 a bordo di un pullman open air messo a disposizione dalla Trambus ed allestito a festa. Sul bus numero 110, che partirà da Piazza Venezia ed allieterà il pubblico in una divertente street parade animata da cinque componenti della Michael Supnick Jazz Band, ci sarà tutto il cast tecnico ed artistico che include, tra gli altri, Francesco Pannofino, Roberto Citran, Anna Romantowska, Ivan Franek, Paolo Calabresi, Antonio Catania, Iaia Forte, Marcello Mazzarella, Mario Rivera ed Ennio Fantastichini (nominato ai David per Saturno Contro di Ferzan Ozpeteck).
Protagonista di questo noir metropolitano targato 01 Distribution - che vanta, oltre alla candidatura di Marengo, un’altra nomination nella categoria Miglior canzone originale con il brano presentato a Sanremo, La Paranza, e Mi persi di Daniele Silvestri - è Francesco detto Franz (Valerio Mastandrea), un timido e disilluso autista di autobus. Se non fosse per quella irrefrenabile passione che ha per il poker, la sua vita, fatta di turni di notte, scorrerebbe in maniera statica e monotona. Per quanto possa sembrare timido ed introverso Franz, in realtà, è un uomo simpatico e arguto. Ha abbandonato gli studi ad un passo dalla laurea in filosofia, è sostanzialmente un pigro e le uniche emozioni cui si lascia andare sono quelle del gioco. Indebitato per alcune migliaia di euro con il gigante Titti (Mario Rivera) - tipico omaccione cattivo dal cuore tenero - si imbatte per caso nella vita di una giovane truffaldina, la seducente e determinata Leila (Giovanna Mezzogiorno), abituata sin da piccola a mentire, rubare, scappare e sbrigarsela da sola.
La giovane ladra ruba senza accorgersene un microchip che potrebbe rovinare la vita di un personaggio molto potente, e a cui danno la caccia, da una parte l’ex agente dei servizi segreti, il sensibile e solitario Matera (uno straordinario Ennio Fantastichini) e, dall’altra, una coppia di ‘cattivi’ quali il nevrotico e ossessivo Garofano (magnificamente interpretato da Francesco Pannofino) e il gelido e spregiudicato Diolaiti (Roberto Citran). Braccata da questi ultimi, Leila si ritrova sull’autobus dell’ingenuo e ignaro Franz che, scambiato per un suo complice dai due killer, è costretto a continuare la fuga insieme a lei.
Tratto dall’omonimo romanzo di Giampiero Rigosi (edito da Einaudi) e prodotto da Emme di Maura Vespini e Sandro Silvestri con Rai Cinema e in collaborazione con la polacca Asp Vision Film Distribution, Notturno bus nasce da un incontro di circa tre anni fa tra Silvestri e Davide Marengo che, contrariamente a quanto accade nel nostro Paese, è stato chiamato a realizzare un film su commissione. Pur trovandosi di fronte una storia e dei personaggi già ampiamente descritti dall’autore del libro ed una sceneggiatura che, scritta a quattro mani dallo stesso Rigosi con Fabio Bonifacci, ha sofferto non poco per raggiungere la stesura finale, il giovane regista - che vanta però nel suo curriculum molti backstage di film, videoclip musicali (tra cui L’ultimo bacio di Carmen Consoli), pubblicità e cortometraggi premiati in numerosi festival internazionali - è stato in grado di confezionare una pellicola piacevole, a tratti ironica e grottesca, avventurandosi in una combinazione di generi ben ritmata dall’incisivo montaggio di Patrizio Marone che va dalla commedia al giallo, dall’azione al noir.
“Un’esperienza intensa e professionalmente molto importante - ha chiarito Marengo (attualmente impegnato nelle riprese della fiction per Raiuno Due cuori e un delitto) - in particolare perché ho potuto lavorare con grandi professionisti del cinema e con un cast davvero ricco, insolito e generoso”.
“Purtroppo in Italia non esiste la cultura dei film su commissione e credo che l’ideale sarebbe cominciare a cercarla, ha sottolineato a sua volta Valerio Mastandrea in occasione della conferenza stampa alla Casa del Cinema. Conosco Davide da quattordici anni, ho lavorato moltissimo con i registi esordienti e per quanto il film in questo senso potesse essere un rischio, la sua tecnica era una garanzia. Fare accettare ad un pubblico come il nostro, assuefatto a dei cliché - siano essi opere d’autori o commedie di Natale - un film che abbia dentro un po’ di tutto e che non risponda a nessun stereotipo, è una bella scommessa. Ed io l’ho fatta”.
Dello stesso parere anche la bella Giovanna Mezzogiorno che ha aggiunto: “Questa è una cosa tipica italiana. All’estero non esiste. Certo, ci vuole una grande capacità a dirigere una storia che non viene da sé. Ma è proprio per questo motivo, per il fatto di aver fatto questa scelta, che Davide ha tutta la mia ammirazione”.
Nelle sale dall’11 maggio distribuito da 01 in 195 copie.
Curiosità:
* Racconta il regista: “Una delle scene più complesse da girare è stata quella dell’inseguimento tra i due autobus, montata poi in modo serratissimo da Patrizio Marone. Abbiamo lavorato per tre giorni sul lungotevere di Roma con quattro autobus (che abbiamo semi-distrutto), bloccando la città e divertendoci molto, mischiando immagini riprese con gli stunt a quelle con i veri attori. Ho dovuto faticare in particolare con Mastandrea e Pannofino alla guida dei due autobus, perché ho frenato a stento il loro istinto a scontrarsi per davvero mentre giravamo…”.
Note:
* Il film ha avuto il sostegno della Direzione Generale per il Cinema del Ministero dei Beni e delle attività Culturali.