Da Roma a Como, passando per la Sardegna, con una puntatina in Spagna, poi in Austria, a Praga, allargandosi fino a San Pietroburgo, virando per Mikonos e poi puntando decisamente verso i Caraibi per finire in Polinesia. Questi i “giri” – vacanzieri e non - della brianzola famiglia di Lorenzo e Tilly Fumagalli (Massimo Boldi e Barbara De Rossi) e la capitolina famiglia di Alberto e Simonetta Dominici (Maurizio Mattioli e Monica Scattini) che torna su Canale 5 da questa sera con Un ciclone in famiglia 2 (sei puntate ogni venerdì), la brillante serie Tv prodotta con Video 80 dai fratelli Carlo ed Enrico Vanzina (Foto 2) per Mediaset con la regia di Carlo. Ma non saranno più sole, le nostre due famiglie, ad affrontare le loro esilaranti avventure. Infatti, i loro destini stanno per intrecciarsi con un altro nucleo familiare, quello dei napoletanissimi Esposito (interpretati da Carlo Buccirosso e Margherita Antonelli), scatenando un nuovo irresistibile ciclone.
E vediamo di conoscere meglio gli Esposito: Peppino e Margherita, sono due napoletani trapiantati in Lombardia. Hanno un figlio, Antonio (Paolo Stella), e vivono in una villetta della ridente Brianza. Peppino, contrariamente a quanto si possa pensare, è un uomo preciso e zelante. Margherita, classica casalinga un po’ dimessa, si trova costretta a fare i conti con le numerose ossessioni del marito. Il primo incontro con le altre due famiglie avviene in una beauty-farm austriaca. Al contrario degli altri, costretti ad una eterna e ferrea dieta, Peppino, non ha problemi di linea e, generando reazioni a dir poco esilaranti, si lascia andare a luculliani pranzi. Non mancano screzi e schermaglie dovute soprattutto all’atteggiamento integerrimo del napoletano atipico. Il destino degli Esposito si incrocia con quello delle altre due famiglie la notte di Natale. Invitati per la cena a casa dei Fumagalli, scoprono che il loro figlio Antonio si è fidanzato con India (Virginie Marsan). Così, gli Esposito e i Fumagalli stanno per diventare consuoceri.
Con l’arrivo della nuova ciclonica famiglia Esposito, depositaria naturale dei “vizi” e dell’inconfondibile leggerezza napoletana, si chiude il cerchio della rappresentazione dell’Italietta nostrana. Boldi, Mattioli e Buccirosso, infatti, interpretano - con delle precise identità “regionali” - l’italianità moderna che può differenziarsi per accenti, tifoserie calcistiche e modi di vivere ma che, in fondo, condivide gli stessi errori, gli stessi sogni e le stesse speranze. Ed è indubbio che questo sia il merito maggiore della serie dei fratelli Vanzina che in questa seconda parte del Ciclone offrono una rilettura contemporanea della tradizionale commedia all’italiana: un modello di famiglia allargata e rassicurante, gli affetti che sopravvivono alle tempeste e ne ridono e, in superficie, solo il sorriso e la voglia di restare uniti. Anche oggi come allora, la comicità incornicia temi importanti come la famiglia e la difficoltà di arrivare alla fine del mese. E, attraverso questa visione scanzonata della vita di tutti i giorni, si raccontano i costumi e le mutevoli contraddizioni del nostro Bel Paese di cui Carlo ed Enrico Vanzina sono due interpreti molto attenti e sensibili.
Insomma, qui si ride molto. E come dicono i Vanzina, “come autori, abbiamo cercato di realizzare un prodotto popolare, simpatico, spiritoso, senza volgarità, rivolto alle famiglie italiane. È un po’ la risposta al tono esagitato dei reality, dove per intrattenere si urla e si litiga. Qui, invece, si scherza. Con la piccola ambizione di riportare il sorriso nelle case degli spettatori”.