E’ atteso per domenica prossima alle 21 il concerto di Juliette Gréco nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica. La ’Rosa delle tenebre’, come la definì Cocteau, l’icona simbolo della creatività e della tensione intellettuale che animarono la rive gauche dei Sartre, dei Queneau, dei Camus, torna nella capitale per riproporre in un recital quelle canzoni che scrissero per lei Léo Ferrè, Jacques Brel e Serge Gainsbourg, accompagnata da un quintetto che include il marito Gérard Jouannest, compositore e pianista.
Ultima testimone della chiassosa stagione di Saint-Germain-des-Près, quella della grande poesia, della grande filosofia, delle grandi battaglie ideologiche, la ’musa esistenzialista’ fin dal 1954, anno di uscita del suo primo disco Je suis comme je suis, ha consegnato il suo nome alla fama internazionale sotto lo sguardo benevolo di intellettuali come Mauriac, Queneau, Prévert e Merleau-Ponty.
Molto vasto il repertorio che sarà presentato al pubblico romano dalla celebre artista francese. Tra i numerosi brani, sono in programma: Je jouais un banc, Pour vous aimer, Un petit poisson, un petit oiseau, La chanson des vieux amants, J’arrive e, naturalmente, Les feuilles mortes. Ad accompagnare la splendida voce della Gréco, oltre a Gérard Jouannest al piano, ci saranno: Hermes Alessi al basso, Gérard Gésina alla batteria, Barthélémy Raffo alle chitarre e Jean-Louis Matinier alla fisarmonica.