Vincitore del Golden Globe per il Miglior film commedia o musicale, arriva nei cinema poco prima della Notte degli Oscar, dove sarà in gara con 5 nomination, Lady Bird, opera seconda (la prima, Nights and Weekends, era co-diretta da Joe Swanberg) dell’attrice, sceneggiatrice e regista Greta Gerwig, a cui è andato anche un altro Golden Globe per la Miglior attrice in commedia o musicale: Saoirse Ronan, per la terza volta candidata all’Oscar.
Le altre nomination per la sceneggiatura originale, all’attrice non protagonista, Laurie Metcalf e la Gerwig, quinta donna candidata per film e regia (la Wertmuller la prima, con Pasqualino Settebellezze, l’ultima Kathryn Bigelow che l’ha vinto alla seconda nomination).
E’ l’ennesimo romanzo di formazione ma, cosa più unica che rara – soprattutto nel cinema americano - dal punto di vista femminile e solo in parte autobiografico, di un’adolescente inquieta che sogna di lasciare la piccola cittadina natia per le luci di New York, dove intraprendere la carriera artistica.
Il fatto che sia visto e realizzato da una donna rende il film originale e particolare, drammatico e corrosivo, graffiante, ironico e divertente perché tutto è sui toni della commedia. E non mancano emozione e commozione.
Nata e cresciuta a Sacramento, in California, Christine MacPherson (Ronan) – però preferisce e pretende essere chiamata col sofisticato nome di Lady Bird -, sogna di trasferirsi in una metropoli della costa orientale e frequentare una prestigiosa università dove vivere avventure vere e trovare occasioni ovunque. Ormai all’ultimo anno di un liceo cattolico, la sua domanda di ammissione al college è povera di crediti, così per accedere al corso dei suoi sogni, la diciassettenne è costretta a iscriversi al laboratorio teatrale della scuola.
Spinta da un incontenibile spirito di ribellione, un’anima anarchica e un’ambizione sfrenata che sogna di appagare lontano da casa, Christine scoprirà nel teatro un posto accogliente dove incontrare nuovi amici e fare nuove esperienze; un rifugio dal rapporto complicato con la madre ipercritica e affettuosa (la rediviva Metcalf, attivissima in teatro e in tv), che vorrebbe che sua figlia diventasse la migliore versione di se stessa, e da un padre (LarryMcPherson anche lui noto sui palcoscenici) rimasto da poco disoccupato.
Il giorno della partenza/fuga si avvicina, ma l’eccentrica Christine ha ora l’opportunità di esplorare le tappe dell’adolescenza che ha sempre rimandato: dispetti, tradimenti, balli scolastici, primi amori. Ma l’approdo nella grandi città, forse, non sarà quello sognato e le farà rivalutare la sua cittadina e le proprie radici.
Nel cast Lucas Hedges (Danny O’Neill), Timothée Chalamet (Kyl Scheible), protagonista – nomination all’Oscar – di Chiamami col tuo nome; Beanie Feldstein (Julie Steffans), l’amica del cuore; Lois Smith (suor Sarah Joan) e Odeya Rush (Jenna Walton).
Nelle sale dal 1° marzo distribuito da Universal Pictures Italia