Valeva la pena aspettare sei anni (l’ultimo lavoro d’inediti, “Niente d’importante” è del 2011). Con Spostato di un secondo (Sony Music), il suo nuovo cd in uscita il 10 febbraio e titolo del brano che porterà in gara al 67.mo Festival di Sanremo (è l’ottava partecipazione), Marco Masini firma uno dei lavori più belli ed ispirati della sua carriera, una sorta di diploma di maturità artistica in dodici brani che fanno emergere un’espressività misurata eppure potente per tematiche e sonorità. Una sorta di ‘ritorno al futuro’ musicale verrebbe da dire citando il famoso film di Robert Zemeckis nel quale il protagonista viaggiava nel tempo. Ed è proprio il tempo, inteso come (ri)conquista, testimonianza e passaggio epocale ad influenzare i testi- vissuti e mai banali- di un album moderno eppure coerente nella discografia di Masini.
Con la voce che non urla più come ieri, a simboleggiare la crescita interiore di un artista in pace con se stesso- se non col mondo- e capace di toccare temi importanti e persino politici (si ascolti “Guardiamoci negli occhi”, uno dei pezzi più riusciti del cd). Senza trucchi e voglia di stupire, Masini si mette a nudo con una consapevolezza e una lucidità inedite rispetto al passato in un disco che non rinuncia a cantare l’amore (bellissime “Tu non esisti” e “All’altro capo di un filo”) ma parla anche di impazienza e follia, di responsabilità individuali, di chi investe nelle alluvioni e di silenzi che producono solo rumore.
“Il pezzo che porto a Sanremo (scritto con Zibba e Diego Calvetti ndr) è il modo più sintetico e chiaro di spiegare il mio nuovo progetto” ci dice Masini “è il biglietto da visita più rappresentativo di un nuovo modo d’intendere la vita e la musica”. “Vorremmo tutti ingannare il tempo e passare attraverso un tunnel spazio temporale che ci permetta di correggere gli errori fatti in passato” continua i cantautore fiorentino “ma poi capiamo che è solo un trucco e che l’importante è non essere mai schiavi di quello che si fa”. Sulla presenza della musica elettronica nel disco, Masini spiega: “Aiuta a sperimentare, è la punta dell’iceberg di un percorso artistico di ricerca all’interno di un nuovo approccio letterario e strutturale dei pezzi. Il mio è un pop sempre più ricercato anche attraverso le metriche del mondo rap”.
In “Ma quale felicità” un verso dice ‘ti dò tre minuti per valere qualcosa nella pubblicità’. Come vivi questo mondo a folle velocità dove l’usa e getta spesso prevale sulla professionalità? “Il ritmo del nostro tempo è questo” risponde Masini “siamo abituati al consumo sfrenato e a gettare via tutto senza farsi troppe domande, a Firenze si dice fare ‘le buche in terra’. Rincorriamo sempre noi stessi nel tentativo di sfruttare il rigore che la vita a volte ci concede. Sì’, credo che quei tre minuti possono condizionare il nostro percorso”.
Perché hai scelto di interpretare “Signor tenente”, la cover del brano di Faletti del ’94? “ Ci sono mille motivi. Giorgio mi ha stregato col suo coraggio e la sua imprevedibilità. Era un uomo che aveva voglia di rischiare e anni fa mi diede anche un testo da musicare. Il suo brano esprime un momento di rabbia generale che ritengo ancora molto attuale e poi credo che era arrivato il momento di far riascoltare una canzone colpevolmente tenuta per anni in soffitta. Nonostante sia bellissima non ha avuto un iter regolare: in radio non si ascolta mai e al karaoke non si canta. Sanremo mi ha dato l’occasione di riproporla con una sonorità diversa”.
E’ vero che oggi canti le tue canzoni in maniera diversa? “Credo di sì” conferma Masini “tutti noi cambiamo e di conseguenza anche la voce si modifica negli anni. Siamo figli dei tempi che viviamo e degli umori di cui ci si nutre. Libri, musica, film, tutto ci condiziona e la voce è il riflesso di quello che siamo in quel momento”. Nel tuo disco canti anche che ‘non basta l’astuzia, la bugia di un re nudo per nascondere lo sporco coi tappeti.. non è tempo di aspettare nuove verità’. Questo è anche un disco politico? “Non mi è mai piaciuto entrare nei dettagli politici ma è certo che la nostra evoluzione sociale non può non farci i conti. La politica condiziona ogni nostra speranza e spesso si rimane impietriti di fronte a certe bugie che arrivano dall’alto ma a me piace piuttosto cercare la verità umana”.
In “Spostato di un secondo” c’è anche un magnifico pezzo pianoforte e voce, “Una lettera a chi sarò”, che ricorda il Fossati di “C’è tempo”. “E’ un bel complimento, in effetti è un brano con metriche cantautorali che si allontana dal resto e che rilegge la vita per rimettersi in gioco con maggiore considerazione di quello che si è vissuto. E’ una lettera spedita al nostro domani”. Sull’uso sfrenato dei social Masini ha la sua ricetta. “Io sono attivo nel modo giusto, per quello che mi consente di comunicare al meglio con chi mi segue. Prima i ragazzi mi scrivevano le lettere ed era più difficile rispondere in tempi brevi. Oggi, coi nuovi mezzi tecnologici a disposizione è tutto più immediato. Quello che bisogna ricordare è che però non si deve mai cadere nel tranello della solitudine che invece è sempre figlia di un disagio esistenziale”.
Il 30 aprile, dal Teatro Verdi di Montecatini, il via al nuovo tour nei teatri di tutta Italia (a Roma canterà il 5 maggio, per la prima volta all’Auditorium Parco della Musica, sala Santa Cecilia). “Stiamo preparando uno spettacolo omogeneo e in linea con la mia discografia. Non vivo certo di passato ma non posso tradire né quello che sono oggi né quello che sono stato ieri. Mi piace colorare e rileggere quello che ho fatto e sono stato con la maturità di oggi”. Dal 14 febbraio (alla Feltrinelli di Firenze) Marco Masini sarà impegnato invece in un instore tour per presentare Spostato di un secondo.
Queste le date in programma: 15 febbraio al Mondadori Megastore (via Marghera) di Milano, il 16 febbraio al Mondadori Megastore (C.C. Freccia Rossa) di Brescia, il 17 febbraio al Media World (C.C. Shopville Gran Reno) di Casalecchio di Reno (Bologna), il 18 febbraio alla Discoteca Laziale di Roma, il 20 febbraio al Mondadori Bookstore di Napoli, il 21 febbraio a La Feltrinelli di Catania, il 22 febbraio al Mondadori Megastore di Palermo, il 23 febbraio al Mondadori Bookstore di Padova, il 24 febbraio al Media World (C.C. Parco Commerciale Le Fornaci) di Beinasco (Torino), il 28 febbraio al Mondadori Bookstore di Genova, il 2 marzo al Media World (C.C. Pescara Nord) di Città Sant’Angelo (Pescara) e il 3 marzo a La Feltrinelli di Bari.
Spostato di un secondo (Sony Music) Tracking List: 1 Ma quale felicità 2 Nel tempo in cui sono tenuto a restare 3 Spostato di un secondo 4 Tu non esisti 5 Invece di scriverti una canzone 6 La massima espressione d’amore 7 Guardiamoci negli occhi 8 All’altro capo di un filo 9 Qualcosa che cercavi altrove 10 La vita comincia 11 Una lettera a chi sarò 12 Signor Tenente
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