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martedì 27 dicembre 2016
di Cristina Giovannini
Un’ora di tranquillità
Massimo Ghini interpreta e dirige, al teatro Quirino, la pièce portata al cinema da Patrice Leconte
Commedia degli equivoci moderna ed esilarante approda per la prima volta sulla scena teatrale italiana, al Teatro Quirino di Roma, Un’ora di tranquillità di Florian Zeller 37enne drammaturgo e scrittore francese tra i più apprezzati e conosciuti all’estero. Dirige Massimo Ghini che si ritaglia per sé anche il ruolo del protagonista Michel seguendo le orme del collega francese Fabrice Luchini, regista ed interprete della rappresentazione parigina, successo travolgente la scorsa stagione nella capitale francese.
Un testo così versatile questo di Zeller che è stato portato anche al cinema dal film campione d’incassi Tutti pazzi in casa mia firmato da Patrice Leconte ed interpretato da Cristian Clavier e Carole Bouquet.

Un successo che, non ne dubitiamo, verrà tributato anche a questa rappresentazione nostrana, in scena fino all’8 di gennaio, che si avvale di un cast ben assortito e in sintonia: Galatea Ranzi, nel ruolo della moglie Nathalie, Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli, Luca Scapparone e Marta Zoffoli.
Il personaggio principale è un uomo che cerca di ritagliarsi quel momento di tranquillità del titolo; infatti al mercatino dell’usato ha scovato un rarissimo disco in vinile, “Me, Myself and I” di Niel Youart, pezzo mancante di una sontuosa collezione di brani jazz. Ma quello che sembrava un pomeriggio perfetto diventa per Michel un vero incubo.

Una volta tornato a casa non riesce a sedersi in poltrona ed ascoltare la musica in santa pace per una serie di episodi a catena che si innestano uno dietro l’altro: la moglie che ha crisi esistenziali sul loro rapporto e deve fargli una confessione importante, un improbabile idraulico che gli sta distruggendo casa e creando problemi all’appartamento sottostante dove vive il vicino polacco che sale a protestare, il figlio rockettaro e un po’ tonto che gli piomba in casa inaspettatamente e per finire la sua amante, migliore amica della moglie, divorata dai sensi di colpa che vorrebbe confessare tutto. Per ultimo il suo, presunto, migliore amico di cui scoprirà la doppiezza.

Insomma un vortice di comicità, gag, battute, situazioni ad incastro che faranno affiorare verità nascoste e fino ad allora inconfessabili ma che, soprattutto, impediranno a Michel di potersi sedere in poltrona ad ascoltare il suo disco.
La commedia mi è stata segnalata da un direttore di teatro che l’aveva vista a Parigi – spiega Massimo Ghini La prima lettura è stata rivelatrice delle potenzialità del testo.. ma è il cinismo che pervade la storia e la doppiezza dei personaggi che mi hanno affascinato.”

E infatti Ghini non si risparmia e riesce a dar vita a un personaggio che, malgrado le sue mancanze, diventa inconsapevole valvola di sfogo delle altrui nevrosi e per questo non può che guadagnarsi la solidarietà dello spettatore.
Originale e divertente anche la trovata di apertura con scene filmate del protagonista che passeggia per le strade di Parigi: un antefatto di ciò che, di lì a poco, sta per accadere o meglio esplodere sul proscenio.

INFO:
Teatro Quirino (Via delle Vergini, 7)
Tel: 06.6794585
Orario Spettacoli: da martedì a sabato ore 21 domenica ore 17  Sabato 31 dicembre ore 19.00 e ore 21.30


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