“Pura magia da palcoscenico, ballerete sulle vostre poltrone!” è lo strillo del Sunday Telegraph, che - sommato a tante altre entusiastiche recensioni - rende solo in parte l’energia contagiosa e l’entusiasmo frenetico che accompagna, sopra e sotto il palcoscenico, lo spettacolo Stomp. Un titolo che è una efficace onomatopea, e non solo. Creato e diretto da Luke Cresswell e Steve McNicholas, con la coreografia di Luke Cresswell, lo show è una pirotecnica combinazione di teatro, danza e musica, applaudita in tutto il mondo e che continua a macinare successi.
Il segreto di tanta popolarità? è senz’altro nascosto nella particolare essenza della messa in scena, diretta e intuitiva, che trae linfa dalla realtà quotidiana del nostro tempo, trasformando ogni semplice oggetto di uso quotidiano - volgari scope e secchi, bidoni della spazzatura e mestoli, pentole e coperchi, palloni da pallacanestro e pneumatici, il semplice battito delle mani o lo snap delle dita - in strumenti musicali che armonizzano il caos della vita urbana in uno spartito dal ritmo contagioso. Lo spettacolo, che ha girato in oltre 40 paesi - solo nella capitale francese è rimasto in cartellone per 43 settimane riscuotendo un successo clamoroso - torna a Roma.
Rivoluzionario ed entusiasmante, coinvolgente ed emozionante, senza trama né personaggi, canzoni o parole, Stomp usa la colonna sonora urbana dei nostri tempi traducendo in sinfonia i rumori della civiltà del terzo millennio. Strofinii e battiti delle mani, pestoni sul pavimento e percussioni di ogni tipo, i talentuosi ballerini-percussionisti-attori-acrobati di Stomp sfidano anche la gravità per far ’cantare’ sabbia e bidoni, e donano un’anima nuova agli oggetti d’uso domestico più banali, pescandoli dalla spazzatura, in un “delirio” artistico di travolgente ironia.
Sfidando continuamente ogni convenzione sugli steccati che dividono i generi artistici, Stomp mescola e contamina con soluzione di continuità, ponendosi a metà strada tra l’elettrizzante evento rock e un anomalo concerto sinfonico realizzato in puro stile “videoclip”: un rapido affastellarsi di immagini e flash vorticosi di musica e immagini che rapiscono lo sguardo. E incantano i sensi, con la potenza di un rito tribale. E’ la cultura “pop” del rumore che sublima in performance metropolitana, è comunicazione diretta e immediata, trasgressiva e di stampo ecologista perché riusa gli oggetti, rinnovandoli. E’ uno show universale perché non ha bisogno di mediatori: è un battito che arriva dritto nel petto, energia che illumina gli occhi e colpisce dritto al cuore. In scena dal 2 al 14 dicembre. Da non perdere
TEATRO BRANCACCIO, via Merulana 244 (Roma)
Prezzi: da 44,00 a 26,00
Info: 06 80687231/2
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