Ritrovare il suo nome in cartellone a poco più di un anno dall’infarto che lo ha colpito nel giugno 2013 è già una bellissima notizia e se poi quella che s’annuncia come una magnifica serata all’insegna della buona musica e delle emozioni è impreziosita da due musicisti del calibro di Danilo Rea e Stefano Di Battista ecco che il rientro ufficiale sulle scene di Michele Zarrillo nella sua Roma (venerdì 7 ottobre all’Auditorium Parco della Musica- sala Petrassi- ore 21) si annuncia come un vero e proprio evento. 
Con due dei più bravi e famosi jazzisti italiani, il pianista Danilo Rea e il sassofonista Stefano Di Battista, il cantautore ripercorrerà infatti il suo repertorio più celebre in un "live" che si annuncia davvero unico.

“Gli intoppi e gli spaventi fanno parte del gioco della vita ma ti avvicinano alle piccole cose e ti aiutano ad apprezzare le sfumature” ci dice Zarrillo parlando della sua brutta esperienza. “Certo, all’inizio ti senti graffiato e impotente ma a poco a poco capisci che quello che prima davi per scontato fa invece parte di una conquista giornaliera che ogni uomo deve fare. Tutto ci sembra scontato, dovuto ed eterno e invece basta un attimo per rimettere tutto in gioco e bisogna tenerlo sempre a mente”.
“Riflessivo lo sono sempre stato” continua il cantautore romano “ma sotto certi aspetti questi mesi mi sono serviti per viaggiare di più in profondità alla ricerca di pensieri nascosti e nuove emozioni”.

E il tuo rapporto con la musica, è cambiato? “Per un certo periodo ho provato un certo slancio verso me stesso piuttosto che verso la professione ma poi ho capito che di musica vivo e non posso farne a meno. Mi succedeva di avvicinarmi al pianoforte e scappare via, le note erano come un freno e probabilmente era un rifiuto inconscio della vita precedente e che fortunatamente ho superato”.
Grazie anche all’aiuto del suo pubblico fedele che lo ha inondato di messaggi di solidarietà e testimonianze d’affetto sincero. “Gli devo molto” confessa Michele “mi hanno seguito in questi primi live post malattia viaggiando per l’Italia e sono un bella spinta psicologica alla mia voglia di rimettermi in gioco”.

“Ma quello a cui sarò sempre grato è Renato Zero, è stato grazie alla sua insistenza che sono riuscito a tornare per la prima volta su un palco accanto a lui (è successo a Milano durante la tournèe di Zero). Quella è stata un’emozione fortissima ed è stato come rimettersi ai pedali dopo essere caduto dalla bicicletta”.
E veniamo all’atteso concerto dell’Auditorium. Organizzato in fretta e furia (“La decisione definitiva l’abbiamo presa il 28 agosto”) sulla spinta della voglia di tornare ad esibirsi nella sua città, il live del 7 ottobre proporrà una scaletta ad hoc di grandi e belle canzoni  (da “Cinque giorni” e “Una rosa blu” a “La notte dei pensieri” e “L’elefante e la farfalla”; da “Il canto del mare” e “Strade di Roma” a “L’amore vuole amore” e “L’acrobata”, da “Ragazza d’argento” e “Su quel pianeta libero” a “L’alfabeto degli amanti” ed “Il sopravvento”, per citare solo alcuni dei titoli più conosciuti) in cui si alterneranno Rea e Di Battista con i loro virtuosismi musicali.

“Con Danilo e Stefano ci conosciamo da anni”, dice Michele Zarrillo, “ogni volta che ci si incontrava, ci dicevamo che avremmo dovuto fare qualcosa insieme, non appena ci fosse stata l’occasione, ed ora è arrivata: sono felice di annunciare un concerto con due grandi del jazz, oltre ai musicisti con cui da tempo condivido live e produzioni discografiche. Già dalle prove abbiamo capito quanto le mie canzoni potessero vestirsi di nuovi arrangiamenti grazie al loro determinante contributo, senza esserne stravolte. Come sanno fare solo i migliori musicisti”.
In sala si respireranno quindi atmosfere jazz alle quali Zarrillo non è nuovo nella sua discografia. “Ho già esplorato il pop-jazz in pezzi come “Malinconica solitudine”, “Vie parallele” e”Dolce incanto” ed è un genere che mi piace e mi appartiene anche se non mi metto a scimmiottare Coltraine o Charlie Parker".

"Comunque a me non sono mai piaciuto gli steccati musicali eretti da certa critica chiamata a giudicare e spesso a segnare carriere e destini musicali. Bisognerebbe educare al sentimento del sentire invece che classificare aridamente. Le emozioni sono sempre quelle che fanno la differenza ed è per questo che i grandi artisti si logorano interiormente. Creare un pezzo significa dargli anima e renderlo vivo agli occhi della gente e tutto questa crea sofferenza e partecipazione. Certo, poi ci sono quelli che sfruttano il dolore a tavolino ma questo è un altro discorso”. Che per fortuna, aggiungiamo noi, non riguarda e non ha mai riguardato Zarrillo, artista e uomo sincero e appassionato che ha messo sempre al centro della sua professione il talento e il rispetto per il pubblico. Senza l’ausilio di inutili lustrini e comportamenti da copertina.
Ad accompagnare il cantautore sul palco saranno Alessio Graziani (tastiere, piano, flauti e voce), Danilo Fiorucci (basso e contrabbasso), Enzo Di Vita (batteria), Roberto Guarino e Andrea Valentini (chitarre) e Giuseppe Bono (violino e voce).

Tutte le informazioni sul concerto sono disponibili sulla pagina Facebook di Zarrillo e i biglietti per la serata sono in vendita al prezzo di 30 euro (platea) e 20 euro (galleria).
E per chi volesse vederlo in tv, appuntamento domani sera su RaiUno in Sogno e son desto 2 nel quale il cantautore duetterà col padrone di casa Massimo Ranieri: "Mi ha cercato e invitato e io sono davvero orgoglioso e onorato di poter cantare con un grande artista come lui”.