Quando il suo nome era Nessuno cavalcava nei deserti del New Mexico e duellava nientemeno che con Henry Fonda. Oggi, smessi (ma solo per poco) gli abiti talari di Don Matteo abbandona la celebre bici e risale sul cavallo per pattugliare le montagne della Val Pusteria. Terence Hill (vero nome Mario Girotti) diventa una guardia forestale nella nuova fiction di RaiUno Un Passo dal Cielo per la regia di Enrico Oldoini, in onda a partire da domani sera alle 21,30. Dodici episodi per sei serate, dove la tutela dell’ambiente e l’amore per la natura e gli animali sono il tema dominante di storie coi contorni del giallo, misteri che metteranno a dura prova l’acuta intelligenza di Pietro.

Lui, ex campione di scalate, una leggenda nel suo campo, oggi capo della Guardia Forestale di San Candido, è un uomo che vive con il dolore di non aver potuto salvare la moglie morta durante un’arrampicata. Qualcuno lo accusa addirittura di essere responsabile della morte della donna e questo lo ha portato ad accentuare il suo carattere schivo e duro, isolandosi dal mondo per privilegiare i boschi e gli animali agli uomini. Fino a quando (nel primo episodio dal titolo Lo Spirito del Lupo) la morte di una ragazza sbranata da un lupo (o almeno così pare) lo costringe a tornare tra la gente affiancando nelle indagini Vincenzo (Enrico Iannello) ispettore di polizia, napoletano doc, trapiantato dalla frenesia dei quartieri spagnoli della città partenopea ed ora del tutto fuori posto nel silenzio e nei ritmi lenti della vita del paese di montagna.

Ascoltando il vento Pietro riesce a prevedere non solo le trappole sparse per i boschi ma anche quelle che tende la vita. Il suo regno è il parco che costeggia il piccolo paesino di San Candido accucciato ai piedi delle Dolomiti, i cui pennacchi imbiancati fungono da vedetta alla quiete incantata del luogo. Dai tetti d’ardesia lucente delle case in legno che popolano le stradine arroccate intorno alla piazza principale, si innalzano piumini di fumo bianco che soffia dai camini. Quando irrompe l’inverno con la neve ed il ghiaccio, il paesaggio si trasforma in un mare bianco, dove i boschi e le montagne spuntano come piccole isole. Il nostro eroe ha fatto della difesa della vita e della natura di questi luoghi la sua missione.

L’avventura ed un personaggio dal respiro epico hanno conquistato Terence Hill (che lo scorso anno ha ricevuto il David di Donatello alla carriera insieme al suo amico e collega Bud Spencer) che nel ruolo dell’eroe solitario ci si trova benissimo.
 “L’idea del cowboy mi è piaciuta subito - dice l’attore che quando non è sul set vive negli Stati Uniti in Massachussets - anzi, ho voluto io che il personaggio di Pietro ricordasse in qualche modo i ruoli che ho già interpretato nei western. Ma in questa serie tv di ‘antico’ c’è solo questo. Il resto è una totale novità. A cominciare dal Corpo della Forestale che non è mai stato portato in televisione così come i temi legati all’ambiente. E non so quante disgrazie dovranno ancora capitare perché ci si interessi veramente della Natura!”.

Girata in Alta Definizione da Oldoini (visibile al canale 501 della Rai e dai televisori in HD), interamente in Italia e per il 75 % in esterna - una produzione Lux Vide-Rai Fiction in collaborazione con la Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige e BLS - Business Location Südtirol Alto Adige -  come ricorda con orgoglio Matilde Bernabei che con il fratello Luca è titolare della Lux Vide: “Siamo andati in uno dei posti più belli del mondo - continua la produttrice - per parlare di natura ed ambiente, temi molto cari a Terence. Le storie invece sono tinte di giallo, con quel tanto di mistery e commedia”, fattori determinanti del successo di Don Matteo di cui si sta girando l’ottava serie. Ed è proprio dal set di Gubbio che arriva in conferenza stampa Terence Hill cappellino da baseball, giubbotto e quell’aria da eterno ragazzo (nonostante i 72 anni appena compiuti) con gli occhi azzurro cielo.

“Non c’è moralismo nelle storie di Don Matteo - dice l’attore - quanto forse momenti che rinfrancano lo spettatore”. Che troverà anche in Un passo dal Cielo le gare di abilità investigativa tra Pietro e Vincenzo, la storia d’amore che nasce (ma a prezzo di divertenti scontri-incontri) tra lo stesso ispettore e Silvia (Gaia Bermani Amaral) l’affascinante veterinaria del paese, la buffa coppia di fratello e sorella, uno Felicino detto ‘Roccia’ (l’attore Francesco Salvi) collega di Pietro e l’altra Assunta che gestisce una malga ed è interpretata da Katia Ricciarelli che ricorda il suo esordio televisivo proprio con Terence Hill in un episodio di Don Matteo. Tra gli altri personaggi c’è il Sindaco (Mauro Pirovano), Huber (Gianmarco Pozzoli) il poliziotto che sogna di vestire la divisa dei forestali. E poi Gabriele Rossi (Giorgio il nipote ribelle di Pietro), Claudia Gaffuri (Chiara, la figlia di Roccia), Valentina D’Agostino (Marcella fidanzata di Vincenzo), Bettina Giovannini nel ruolo di Claudia.

Nei primi due episodi di domani, vedremo Lo spirito del lupo e, a seguire, Il fantasma del mulino in cui un’antica leggenda racconta che tra i boschi di San Candido si aggira da secoli il fantasma di un bambino affamato. Il Bepi, un arzillo vecchietto dal bicchiere facile, è sicuro di averlo avvistato. Allo stesso tempo si scopre che il figlio di una famiglia di impresari edili è stato rapito. Quello che ha visto il Bepi è il bambino scomparso o il fantasma della leggenda? Intanto arriva in paese Giorgio, il nipote di Pietro. Il ragazzo viene da Milano, dove è stato denunciato per una rapina in autogrill. La madre lo ha portato lì sperando che l’aria di San Candido possa fargli bene…