Il Roma Fiction Fest compie dieci anni e li celebra – dal 7 all’11 dicembre - con un nuovo direttore artistico, anzi con un autore cinematografico come Giuseppe Piccioni, comunque appassionato di serial, “sorpreso – dice – forse dall’idea, sbagliata, che non sia un seguitore di serial. Comunque, in un’epoca in cui sono tutti pazzi per le serie, abbiamo avuto l’occasione di ficcare il naso nelle serie, e scelto alcune che sono state una sorta di epifania, come ‘Six Feet Under’ e, tra le italiane, Boris”. E, vista questa bella confusione di mezzi e autori, attori e storie che oggi vivono piccolo e grande schermo, si può sempre avere il piacere di vedere la tivù in sala, per l’occasione allo Space Cinema Moderno della capitale e a ingresso libero.
“Sta cambiando tutto – afferma Piera Detassis Presidente della Fondazione Cinema per Roma -, il Roma Fiction Fest con lungimiranza già da anni aveva avvicinato televisione e cinema, infatti, stiamo vivendo un’epoca di conversione, in cui grandi registi di cinema fanno serial e, stavolta, molte protagoniste sono donne”. E, a proposito, la madrina del RFF sarà l’attrice Matilda De Angelis, la rivelazione di “Veloce come il vento” (Premio Biraghi ai Nastri d’Argento). Infatti, come ricorda Piccioni, Balzac e la sua comédie humaine e i successivi romanzi a puntate che uscivano sui quotidiani e riviste, i serial – come già le soap opera e le telenovelas – si possono permettere di usare la digressione per portare il quotidiano di storie e personaggi trasformandoli come dichiara Lidia Ravera, Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, in amici di famiglia. E il festival ce li porta anche al cinema, occasione buona per socializzare, condividere e discuterne.
Sono 10 i titoli del concorso internazionale: unica serie italiana “Di padre in figlia”, storia dell’emancipazione femminile in Italia dal 1958 al 1980, attraverso i grandi cambiamenti storici che hanno portato le donne a lottare per la parità e i diritti civili. Con Stefania Rocca, Cristiana Capotondi e Matilde Gioli. Dalla Francia la serie politica di Canal + “Baron Noir”, tra “House of Cards” e “I Sopranos”, con un terzetto di attori d’eccezione: Kad Merad (“Giù al Nord”, “Le petit Nicolas”), il veterano Niels Arestrup (“Il profeta”) e Anna Mouglalis (da Chabrol a “Romanzo criminale”).
Stati Uniti e Germania presentato “Berlin Station”, che non è quella ferroviaria della capitale tedesca, ma quella non meno affollata e importante della Cia. Richard Armitage è Daniel Miller, l’ultimo arrivato del gruppo di spie attive in Germania che, però, ha una missione segreta: scoprire una talpa. Nel cast Rhys Ifans, Richard Jenkins, tra i registi Giuseppe Capotondi (“La doppia ora”). L’irreverente comico americano Louis C.K. e la protagonista Pamela Adlon sono i creatori di “Better Things”, l’esilarane, ma anche ironicamente profonda, storia di un’attrice a Hollywood, madre di tre figlie che deve gestire carriera, fra tivù e cinema, e la sua turbolenta famiglia.
Arriva dal Belgio la serie che ha avuto un’incredibile audience “Ennemi Public” (Nemico pubblico) in cui Angelo Bison (celebre attore teatrale e ne “La pecora nera” di Ascanio Celestini) interpreta Guy Béranger un pericoloso assassino di bambini giunto al termine della pena detentiva e rilasciato in libertà vigilata, presso i monaci dell’abbazia di Vielsart. Dall’Inghilterra, invece, approda “National Treasure”, la gogna mediatica descritta dal nuovo astro della scrittura televisiva Jack Thorne (da “This is England” a “Glue”). Ispirata a un caso di cronaca, la serie narra l’operazione Yewtree che portò a diversi arresti nel 2015. Alcune personalità del mondo dello spettacolo furono accusate di aver compiuto abusi sessuali anche sui minori e tra queste, il celebre anchorman Jimmy Saville, interpretato qui da Robbie Coltrane (“Harry Potter”).
L’Australia è rappresentata da “The Kettering Incident”, serie crime ambientata appunto a Kettering, con la bellissima Elizabeth Debicki, nei panni della dottoressa Anna Macy che si ritrova inspiegabilmente collegata al caso di due ragazze scomparse misteriosamente in circostanze identiche, a quindici anni di distanza, nella natura selvaggia della Tasmania. Un episodio che ricorda vagamente il celebre, e bellissimo, “Picnic a Hanging Rock” di Peter Weir (1976).
Due le co-produzioni europee presenti nel concorso, la prima “Midnight Sun” (Francia/Svezia), un crime thriller creato da Marlind & Stein, autori della famosa serie scandinava “The Bridge”, con l’attrice francese Leila Bekhti (“Il profeta”) e lo svedese Gustaf Hammarsten (“Uomini che odiano le donne”). L’altra è “Wasteland” (Rep. Ceca/Polonia), creata da Stepàn Hulik per HBO Europe, in cui sullo sfondo della battaglia politica di una cittadina del nord della Boemia contro l’avanzare di una compagnia mineraria che vuole sgomberare il villaggio, la scomparsa di una quattordicenne che destabilizza l’intera comunità e porta alla luce inquietanti risvolti e oscure verità.
Infine, lo statunitense “Good Behavior” in cui Michelle Dockery smette i panni e i modi dell’alta nobiltà inglese della Lady Mary di “Downton Abbey” per vestire, invece, quelli di un’artista della truffa e di una ladra pronta a tutto. O quasi, visto che quando incontra un killer che sta per uccidere la moglie di un uomo, decide di rischiare tutto per impedirglielo. Ci saranno anche 10 anteprime fuori concorso, tra cui quattro italiane: “Amore pensaci tu”, scritta da Fabrizio Cestaro e Federico Favot, con Emilio Solfrizzi, Filippo Nigro, Giulia Bevilacqua. La regia di Francesco Pavolini e Vincenzo Terracciano.
“In arte Nino” di Luca Manfredi, un viaggio nella vita del padre, il grande Nino Manfredi, interpretato da Elio Germano. La sceneggiatura è del regista con Dido Castelli e lo stesso Germano. “Immaturi - La Serie” ovvero dall’omonimo film di Paolo Genovese, un serial scritto con Paola Mammini e Giovanni Guidoni e la regia di Rolando Ravello. Nel cast Ricky Memphis, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, Maurizio Mattioli, Sabrina Impacciatore e Nicole Grimaudo. “Il confine”, un tv-movie scritto da Laura Ippoliti e Andrea Purgatori con la collaborazione del regista Carlo Carlei. La storia di tre giovani sul drammatico sfondo della Grande Guerra, con Filippo Scicchitano, Caterina Shulha e Alan Cappelli Goetz.
Due le anteprime mondiali, la prima è l’attesissimo “When We Rise” (Usa), scritta dal premio Oscar Dustin Lance Black (“Milk”), e diretta da Gus Van Sant, e di cui non sono ancora state diffuse né foto né immagini (alla stampa è stato presentato solo il blindato trailer). Cronaca delle conquiste del movimento LGBT a partire dai celebri eventi di Stonewall ’69, con Guy Pearce, Mary-Louise Parker e Whoopi Goldberg. La seconda è “Madiba” (Canada/Sudafrica) dedicata a Nelson Mandela, interpretato da Laurence Fishburne. Scritto da Avie Luthra e Jane Maggs. E ancora, un insolito “Maigret”, interpretato da Rowan Atkinson (Mr. Bean), tratta dai romanzi di Georges Simenon e adattati dal figlio John, che sarà presente a Roma in compagnia del giallista Donato Barrisi (“Il suggeritore”).
L’evento televisivo dell’anno ovvero il rifacimento di “Roots” (Radici), serie che ha segnato la storia della televisione, realizzata negli Stati Uniti nel 1977 e tratta dal romanzo di Alex Haley. Nel cast Forest Whitaker, Anna Paquin, Jonathan Rhys Meyers e ancora Fishburne. Protagonista l’esordiente Malachi Kirby che sarà a Roma per presentarlo insieme al Kunta Kinte della miniserie originale, LeVar Burton. In “Madoff”, invece, è protagonista il presidente della Giuria Internazionale della X edizione del Festival, Richard Dreyfuss. Scritta da Ben Robbins e Brian Ross, è la storia del finanziere che ha truffato migliaia di persone che andrà in onda da noi su Sky Cinema.
Ultimo titolo fuori concorso è l’inglese “Fleabag”, creato e interpretato da Phoebe Waller-Bridge. La vita della giovane donna londinese del titolo, scorre tra disavventure familiari, una situazione amorosa piuttosto caotica e l’elaborazione del lutto della sua migliore amica, con cui gestiva un piccolo bar (in versione integrale, di 6 episodi di 30’). Non mancherà la sezione Kids & Teen con “Mini Cuccioli” del gruppo Alcun; le canzoni dello Zecchino D’Oro raccontate in storie animate; le iindagini d’ispirazione letterarie di “Geronimo Stilton”, il ‘gentil topo’; le avventure del pipistrello “Bat Pat”; l’eterna ricerca del tesoro in “Pirata & Capitano”; l’anteprima cinematografica di “Paw Patrol; “The Lion Guard”, vero e proprio sequel del cult “Il re leone”; le incredibili avventure de “Il piccolo Houdini”; la ‘latina’ “Elena di Avalor”, nuova principessa forte, indipendente e coraggiosa della Disney.
Con l’adolescenza si passa alle serie con attori in carne e ossa dell’argentina “Soy Luna”, creata da Jorge Edelstein e reduce del grandissimo successo mondiale, ora in Italia. Poi il primo episodio della seconda attesissima stagione di “Maggie e Bianca Fashion Friends” che, insieme al cast presente in sala, faranno ballare e cantare i piccoli spettatori al ritmo delle canzoni di questa serie tutta italiana, creata da Iginio Straffi, a cui faranno eco nella stessa giornata due episodi inediti di World of Winx con una performance live. Ma ci saranno anche i nuovi episodi di “Sailor Moon Crystal”, che segna il ritorno in tv di una delle eroine più amate dell’animazione giapponese anni ’90. Il programma si conclude domenica 11 con la premiazione dell’Excellence Award Ragazzi a D’Alò.
Gli altri Excellence Award a Richard Dreyfuss, Marco Giallini popolare protagonista della serie “Rocco Schiavone” che ha debuttato in questa stagione; a Rosario Rinaldo, presidente di Cross Productions (David di Donatello per “Certi bambini”), che ha realizzato la stessa serie. Le Masterclass sono due, dello stesso Dreyfuss e dello sceneggiatore Umberto Contarello, collaboratore di Paolo Sorrentino, da “The Must Be The Place” a “The Young Pope”. Tra gli eventi la presenza di Charlie Weber, l’amato Frank di “Le regole del delitto perfetto” e Bellamy Young la First Lady Mellie Grant, prima donna presidente degli Usa nella serie “Scandal”. Infine “10 anni del RomaFictionFest, 10 pensieri sulle serie”, incontro con gli autori delle fiction italiane.
Evento speciale - 75 anni di Wonder Woman festeggia l’eroina dei fumetti DC Comics - creata da William Moulton Marston nel 1941 - con la serie americana omonima, trasmessa tra il 1975 e il 1979, interpretata da Lynda Carter ex Miss America, in attesa dell’arrivo nelle sale e su grande schermo del primo film a lei dedicato. Un programma che celebra una vera fusione tra televisione e cinema, perché ormai sul piccolo schermo la realtà supera la fantasia.
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