Nostalgia dei banchi di scuola, voglia di tornare dietro una cattedra dove è stata insegnante per ben nove lunghi anni, ma da attrice questa volta, Luciana Littizzetto ci riprova con Fuoriclasse: sei puntate e 12 episodi su Raiuno a partire da domenica 23 gennaio. Dove si racconterà un anno nel liceo scientifico Caravaggio di Torino a rischio chiusura per mancanza di fondi e dove un’ironica e indomabile professoressa d’italiano, Isa Passamaglia (la Littizzetto), svolge la sua attività d’insegnante tra i problemi ed i vizi dei colleghi e quelli dei suoi ragazzi, adolescenti alle prese non solo con i voti ma anche con il razzismo, l’omosessualità, l’amore, l’handicap.

“In questa fiction non ci sono ‘gnocche’ - esordisce la Littizzetto in collegamento telefonico da Torino - ma solo attori di cinema e teatro che lavorano in questa serie, non perché (e se) sono belli, ma perché sanno recitare”.

Inevitabile pensare ai temi che agitano la cronaca di questi giorni e, ad una domanda precisa sul cosiddetto caso Ruby e su le ragazze disposte a tutto per il successo, ‘Lucianina’ che normalmente non si imbarazza di parlare di Walter e Iolande ha una risposta quasi moderata: “Le prediche sono pericolose e lasciano il tempo che trovano. Gli adolescenti, poi, sono ribelli per natura e non ascoltano, lo so bene io che ho due figli di 13 e 16 anni. Meglio l’esempio, meglio far vedere le alternative. Domenica da Fazio (a Che tempo che fa il programma del preserale di Raitre) sarà ospite Emma Marcegaglia una donna capace come lo è Susanna Camusso (segretario CGIL) tutte e due con le tette e che non hanno preso scorciatoie per avere successo”.

E visto che si parla di scuola, cosa pensa degli studenti scesi in piazza contro la riforma Gelmini?

“C’è un lato positivo in tutto questo marasma, dice, si è accesa una scintilla di vita che nel nostro Paese non si vedeva più da tempo. Chi dissente non va classificato come ’black bloc’ ma ascoltato; non dico che bisogna aprire un tavolo delle trattative ma è necessario un dialogo. In Italia non si comunica. Ci si insulta come in un infinito derby”.

Nel cast anche Neri Marcorè nel ruolo di Riccardo Tramola marito infedele e simpaticamente irresponsabile che fugge con una “molto più giovane e più bella di me. Il guaio è che è anche intelligente - dichiara la Littizzetto - e lo si scoprirà nel corso delle puntate. Mi lascia con un figlio, Michele (l’attore Lorenzo Vavassori) e una discreta rabbia, tanto che io lo detesto per la maggior parte della fiction”.

Liberamente tratta dai libri di Domenico Starnone Ex cattedra, Fuori Registro e Sottobanco, la fiction ha la regia di Riccardo Donna che si proclama “pessimo scolaro con all’attivo un nutrito palmarès di bocciature e ‘rimandature’. Per questo quando mi è stata affidata questa regia - racconta - ho pensato ad una beffarda legge del contrappasso, e ancora per questo motivo ho voluto raccontare la storia con un occhio da ‘ultimo banco’. La scuola - prosegue riferendosi all’attualità - non è cambiata da 40 anni a questa parte e non so se è un bene o un male. È certo che le nostre scuole spesso vanno avanti grazie alla capacità delle persone e non dell’organizzazione”.

Persone che, secondo la Littizzetto “non andrebbero pagate di più perché lavorano bene, tutti devono lavorare bene. La realtà è che c’è chi mette impegno e passione nel lavoro e chi si fa i propri affari. Questa fiction, conclude, non dà giudizi ma ti fa vedere le cose come sono. Non vuole insegnare niente ma fa pensare ed è importante in questo momento dove si buttano via i neuroni e disinnescano i meccanismi mentali”.

Il cast si completa con Mariella Valentini, Fausto Sciarappa (Enzo Vivaldi, brillante professore di matematica, reduce da una separazione e corteggiatore assiduo quanto sfortunato della professoressa Passamaglia), Ninni Bruschetta, Fabrizia Sacchi, Blas Roca Rey, Roberto Citran e Andrea Bosca.