Il direttore del RomaFictionFest, Felice Laudadio, lo ha definito “l’Evento di questa prima edizione”. E in effetti, risultati alla mano, non si può dire che non lo sia stato. Stiamo parlando dell’Anteprima mondiale dell’adattamento televisivo di War & Peace - Guerra e Pace, uno dei più celebri romanzi del grande scrittore russo, il principe Lev Nikolaevic Tolstoj, pubblicato per la prima volta nel 1878 all’età di 35 anni. Per la presentazione della fiction - che andrà in onda ad ottobre su Raiuno in quattro puntate - ieri al RomaFictionFest sono arrivati da ogni parte d’Europa e addirittura del mondo: dai padroni di casa, i produttori Ettore, Matilde e Luca Bernabei di Luxe Vide al direttore di Rai Fiction Agostino Saccà; dagli interpreti Alexander Beyer, Clemence Poesy, Alessio Boni (per la seconda volta protagonista al RFF dopo Caravaggio), Andrea Giordana, Ana Caterina Morariu, Hannelore Elsner, Malcolm McDowell, Violante Placido, Dimitry Isaev, Brenda Blethyn, Valentina Cervi, Ken Duken, Harry Prinz, Toni Bertorelli, Benjamin Sadler (anche lui nel cast di Caravaggio), agli illustri rappresentanti dei Paesi coinvolti in questa grandissima produzione diretta dal regista rumeno Robert Dornhelm fino al compositore polacco Jan A.P. Kaczmarek - premio Oscar nel 2005 per Neverland - e preziosissimo collaboratore per le meravigliose musiche di un’opera dal carattere internazionale cui non è difficile sin da ora prevedere un enorme successo. “Sono contento ed orgoglioso che l’Europa abbia realizzato un lavoro che sembra americano”, ha detto Kaczmareck.
Anticipato alla stampa in due puntate, ma dato poi in pasto ad ospiti importanti ed appassionati del genere in una lunghissima maratona (400 minuti intervallati da un rinfresco a mezzanotte, che ha visto oltre un migliaia di persone rimaste in sala dopo quasi sette ore di proiezione per applaudire i protagonisti dell’ultima delle grandi Anteprime del RomaFictionFest).
Guerra e Pace è un bellissimo affresco della Russia di inizio Ottocento nel momento cruciale dell’invasione napoleonica che segnò il destino dell’intera Europa, ed è la più grande coproduzione televisiva degli ultimi anni.
Così come l’opera di Tolstoj, questo kolossal televisivo ci presenta la vita di alcune famiglie russe - quella dei Rostov e quella dei Bolkonskij, le cui vicende si intrecciano e si sovrappongono a quelle di un altro grande protagonista del romanzo, Pierre Bezuchov - attraverso un importantissimo periodo che si svolge in un arco di tempo che va dal 1805 al 1920, in cui viene descritta la Russia pacifica, mondana e politica durante la guerra contro Napoleone. Pur trattandosi di un romanzo storico, Tolstoj si sofferma su una profonda visione delle vicende umane quasi a dimostrare che la Storia vive nelle vite degli individui.
“Ho cercato di essere il più fedele possibile allo spirito del romanzo - ha spiegato lo sceneggiatore Enrico Medioli - e devo ammettere che il problema di tagliare qualcosa di un’opera come questa, è presuntuoso quanto quello di aggiungere”.
Nei panni del principe Andrei Bolkonskij, c’è Alessio Boni, che proprio qualche giorno fa, al RomaFictionFest, ha presentato un’altra opera di cui è protagonista: Caravaggio. “Venendo dall’Accademia d’Arte drammatica - ha detto l’attore - mi tremavano i polsi all’idea di interpretare un personaggio di Tolstoj. Io amo moltissimo la letteratura russa e sono stato molto contento di questa esperienza con Robert Dornhelm che, a mio avviso, ha saputo perfettamente coniugare l’anima russa alla tecnica americana, soprattutto nelle scene di guerra. Ero talmente entrato nella parte e nella meraviglia di questo progetto che quando tornavo a mettermi i jeans mi sentivo a disagio…”.
Nato da un incontro a Cannes di appena due anni fa tra Agostino Saccà, Matilde e Luca Bernabei, Guerra e Pace è stato girato per cinque mesi a partire dalla scorsa estate fra la Lituania e San Pietroburgo (le riprese in interni si sono svolte nei due palazzi imperiali più importanti della Russia: Peterhoff e Pushkin) e si avvale dei bellissimi costumi (ben 2.400) di Enrica Riscossi, delle scenografie di Francesco Bronzi e della fotografia di Fabrizio Lucci.
Nonostante alcune iniziali titubanze, tutti i produttori si sono detti felicissimi di aver preso parte a questo progetto di grande interesse ed hanno espresso la propria gratitudine nei confronti dei partner italiani: dai tedeschi Jan Mojto e Ferdinand Dohna della Eos Film al francese Nicolas Traube della Pampa Production, dal polacco Krzysztof Grabowski di Baltmedia Projektor al gruppo spagnolo Intereconomia fino al direttore di Canal Rossia, Sergej Shumacov che, dopo aver ammesso la sua resistenza al progetto, ha lanciato una proposta: “Sarebbe bello se Guerra e Pace andasse in onda contemporaneamente in tutti i Paesi: diventerebbe un evento eccezionale ed un’occasione unica”.
Con l’augurio che questo accada, al telespettatore non resta che aspettare, comunque, il prossimo autunno.