Al RomaFictionFest ieri è stata la giornata di Sergio Castellitto con l’anteprima di O’ professore, miniserie in due puntate di Mediaset di cui il cinquantatreenne attore è protagonista. Diretta da Maurizio Zaccaro, sceneggiata da Stefano Rulli e Sandro Petraglia (coautori di grandi successi tra cui Mery per sempre, La scuola e Don Milani), e prodotta dalla Grundyng di Roberto Sessa, racconta il difficilissimo e ingrato lavoro di insegnante nel quartiere napoletano di Scampia, in mezzo a ragazzi il cui futuro è in bilico fra la camorra e l’emigrazione.
La fiction, presentata ai giornalisti nel corso della mattinata cui è seguita una conferenza stampa e un brindisi del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, porterà sul piccolo schermo (Canale 5) ad ottobre la storia di Pietro Filodomini, un insegnante di italiano che si occupa del difficile recupero di quei ragazzi sull’orlo del baratro che sono stati più volte bocciati o che, per i motivi più disparati, hanno abbandonato precocemente la scuola. Per raggiungere lo scopo perseguito, il professore applica ogni tipo di strategia e, attraverso un percorso pedagogico ma anche emotivo ed emozionale, grazie ad una perfetta combinazione di ironia, coraggio e capacità di mediare, riesce nell’intento di portare in classe l’intero gruppo di studenti e a guidarlo verso il raggiungimento del loro obiettivo comune: la licenza di terza media. Ma è proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto, che, nella  vita di Pietro, riaffiora un tragico evento legato al passato e che, segretamente, ha segnato non solo la sua esistenza ma anche il suo cuore…

Impegnato sul set del film The Chronicles of Narnia: Prince Caspian di Andrew Adamson in cui interpreta il ruolo di Re Miraz (il film uscirà a maggio del prossimo anno), Sergio Castellitto - accompagnato, tra gli altri, dalla protagonista femminile Luisa Ranieri (la compagna di vita e di lavoro Manuela) e Donatella Finocchiaro - oltre che da una nutrita schiera di giovani attori scelti dal regista tra migliaia di aspiranti fra i vicoli di Napoli - si è detto orgoglioso di questa trasposizione televisiva dell’intenso (e da lui stesso amato) libro di Paola Tavella, Gli ultimi della classe (Ed. Mondadori economici, anno 2000). Nel cast, tra gli altri, anche Antonio Catania, Peppe Lanzetta, Pietra Montecorvino, Enrico Maria Lamanna, Rosaria Di Cicco e Fabio Grossi.
“Trovo inammissibile che a due ore da Roma e, di fatto, a tre ore e mezza dall’Europa, possa esistere una città meravigliosa come Napoli ridotta ad avamposto del Terzo Mondo”, ha detto l’attore romano.
Ambientata nel rione Sanità dove le riprese si sono protratte per quattro settimane in condizioni spesso difficili per alcuni reali episodi di violenza avvenuti a poca distanza, O’professore narra con forza e sensibilità un’esperienza scolastica che dà voce “alla drammaticità e alla sfrontata vitalità di un gruppo di giovani” ma, allo stesso tempo, denuncia una realtà ben più ampia: in quello spaccato di quotidianità napoletana, si affacciano infatti “destini, inquietudini, rabbie, disorientamenti e sogni di ogni periferia del mondo, dalle favelas brasiliane alla banlieu parigina”, hanno aggiunto gli autori.

“La realtà della dispersione scolastica è un problema che non affligge solo l’Italia e la città di Napoli, ma lì ho constatato come il sistema di recupero sia quello che funziona meglio al mondo, la flessibilità e la capacità degli insegnanti di adattarsi al problematico contesto in cui versano molti dei ragazzi da riportare nelle scuole sono straordinarie” ha spiegato la giornalista-scrittrice Paola Tavella.
“I ragazzi di Napoli portano su di loro l’esperienza dell’abbandono come nessun altro coetaneo in Italia. Sono come i bambini in orfanotrofio: non piangono perché sanno che nessuno verrà mai a prenderli”, ha concluso Castellitto, che non risparmia poi una battuta polemica nei riguardi dell’attuale panorama televisivo. “Ora mi aspetto che alla fatica degli artisti corrisponda la fatica del palinsesto. Se si produce qualcosa, soprattutto di questo tipo, bisogna poi crederci fino in fondo: negli ultimi tempi, parlando in generale, non mi sembra la tv abbia dato molta prova di coraggio”.
E bisogna dire che l’attore romano, anche questa volta, nel ruolo dell’educatore, grazie all’umanità e alla determinazione che lo contraddistinguono, ha dato prova di un’altra delle sue magistrali interpretazioni.
Alla proiezione serale, poi, è arrivato anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, per ‘tuffarsi’ nella sua Napoli.