Ultimi fuochi alla Festa del Cinema che, prima di spegnere le luci dell’Auditorium e arrotolare il tappeto rosso dopo il passaggio di Robert De Niro in serata, nella sua prima (e tutto sommato ben riuscita) edizione ha ’laureato’ campioni della giuria popolare i film Playing the Victim del cineasta russo Kirill Serebrennikov (Foto 1), Premio al Miglior Film, e This is England di Shane Meadows (Foto2), Premio Speciale della Giuria presieduta da Ettore Scola. Il Premio Festa del Cinema-Camera di Commercio al Miglior interprete maschile è andato all’attore teatrale Giorgio Colangeli (Foto 3) per la toccante performance in L’aria salata, opera prima di Alessandro Angelici; mentre il Premio Festa del Cinema-BNL per la Migliore interprete femminile se l’è aggiudicato Ariane Ascaride (Foto 4) per il film Viaggio in Armenia di Robert Guédiguian.
“Sono felice di aver vinto un premio con una pellicola realizzata in un paese piccolo, l’Armenia, che mi ha subito adottata - ha confessato l’attrice francese stupendo la platea con un ottimo italiano - ma vincere un premio a Roma, in Italia, paese dei miei nonni e dei miei genitori mi fa provare la sensazione di essere tornata a casa”.
Felice, e visibilmente commosso, anche Giorgio Colangeli - volto semisconosciuto per il cinema - che al momento di ritirare il Marc’Aurelio griffato Bulgari ha voluto accanto a se il regista. “Dedico questo premio ai miei colleghi di teatro: è un incoraggiamento a continuare perché, e io ne sono la prova, il momento bello arriva per tutti”.
“Felicità è Roma” ha confessato al microfono il regista russo trionfatore della prima edizione della Festa. “Vedo film italiani fin dall’infanzia: li ho nella testa e li porto nel cuore. Registi e autori italiani sono i miei compagni di strada. Non avrei mai pensato di vincere questo premio proprio qui a Roma - ha aggiunto Kirill Serebrennikov - questo è un film per la Russia e i russi, e spero che potrà cambiare la coscienza della gente perché i film hanno questa potenzialità. Il cinema per il popolo è una cosa meravigliosa. Sono felice perché questo film non avrebbe avuto chance in Russia”.
La Festa si è chiusa questa mattina con un bilancio positivo, anticipata da una bella cerimonia mattutina (altra novità), a sua volta anticipata dal concerto dell’Orchestra di Santa Cecilia diretta dal maestro Antonio Pappano il quale, dopo brani di Rossini, Mascagni, Verdi e Puccini, ha regalato alla platea di appassionati un medley della colonna sonora di Star Wars seguita da un parterre de roi. Presenti, oltre al sindaco Veltroni, e i presidenti di Provincia e Regione, anche il presidente di Bnl e Camera di Commercio, registi, autori, e attori: da Sabrina Ferilli a Ornella Muti, da Silvio Orlando a Maria Rosaria Omaggio che hanno premiato i vincitori.
Confermate le previsioni della vigilia. Nel ricco elenco di premiati, lista che ha confermato i pronostici dei cinefili più accreditati, ha trovato finalmente posto anche il grande Ninetto Davoli (Foto 5), premiato con il Lara 2006 (al Miglior interprete italiano in tutte le sezione della Festa) per la sua toccante performance nel film di Eugenio Cappuccio Uno su due.
“Dedico il premio a… voi sapete bene chi, ha esordito l’attore romano chiamato sul palco da Piera Detassis e premiato da Ornella Muti. Sono più emozionato che ad una prima teatrale e c’ho il fiato corto perché questo premio è il primo in 42 anni di carriera. Ho iniziato nel ’64 con il Vangelo secondo Matteo e dedico il premio a Pierpaolo (Pasolini, per chi non l’avesse capito, ndr) perché se sto su questo palco, oggi, è solo grazie a lui”.
Un riconoscimento speciale, una targa assegnata alla memoria di Gillo Pontecorvo (un grande regista che ha illustrato il nostro cinema in tutto il mondo, questa la motivazione), è stata consegnata da Giuliano Montaldo alla moglie del regista scomparso, Picci. “A un grande amico, e fratello, e maestro, grazie” ha sussurrato commosso Montaldo sotto una pioggia di applausi e una standing ovation in sala.
Al Miglior documentario il premio Cult 2006 (premio collaterale assegnato dalla giuria non ufficiale), che è andato a Deep water di Louise Osmond, mentre il Blockbuster Award (sezione di noleggiatori blockbuster guidata da Giovanni Veronesi), per il Miglior film della sezione Première, se l’è aggiudicato La sconosciuta, di Giuseppe Tornatore.
“Sono contento di aver mostrato il mio film per la prima volta al pubblico di questa Festa, ha detto il regista siciliano salendo sul palco. L’incontro con la gente è stato il momento più emozionante per me, e mi sembra che questa Festa bellissima sia riuscita proprio nella novità di mettere al centro di tutto il pubblico. E’ una scelta che lascerà il segno”.
Per quanto riguarda invece la sezione Alice nella città - dedicata ai cinefili in erba che ha coinvolto 150 bambini - hanno vinto il lungometraggio Liscio di Claudio Antonini (sezione K 12) e Just like the son di Morgan J. Freeman (sezione Young Adult).
“E’ stata un’esperienza magnifica - ha esordito il Presidente della Fondazione Musica per Roma, Goffredo Bettini (Foto 6), inaugurando la cerimonia ufficiale di premiazione - nonostante il lutto iniziale e il terribile incidente alla metropolitana cittadina. Per questi motivi abbiamo deciso di dare un carattere più sobrio alla Festa, evento che è stato realizzato per il 70% grazie al supporto degli sponsor. Se siamo soddisfatti? La domanda è d’obbligo - ha scherzato Bettini, sottolineando con un sorriso la piena soddisfazione - abbiamo raggiunto lo scopo dell’iniziativa popolare e coronato il coinvolgimento del pubblico. Volevamo anche valorizzare talenti e film che altrimenti non avrebbero avuto spazi. E così credo sia stato. La città - ha proseguito - è stata vivacizzata e si è raccolta intorno alla Festa rispondendo con grande energia. Questo anche grazie all’amministrazione civica rappresentata dal sindaco Veltroni”. Infine ha concluso: “E’ stata la nostra prima edizione, e molte cose sono da migliorare: lo faremo con serietà ascoltando critiche e suggerimenti. Questo è solo l’inizio di un lungo cammino”.
All’anno prossimo!