Arrivando all’Auditorium Conciliazione per la serata di consegna dei David di Donatello nell’edizione del Cinquantenario, Michele Placido il regista di Romanzo Criminale, in gara per 13 statuette aveva detto “il film è stato premiato dal pubblico e dai critici, ha vinto i Nastri d’Argento e aprirà il Tribeca Film Festival di New York, non importa vincere tutto stasera, di David ne bastano due o tre e siamo contenti”. In realtà il suo film di premi ne ha presi otto, ma i più importanti tra cui quello per il Miglior film e la Migliore regia sono andati al suo concorrente diretto, Il Caimano di Nanni Moretti, vincitore in tutto di sei David.
“La giuria fatta in gran parte di gente di cinema penso abbia apprezzato le qualità cinematografiche de Il Caimano, non credo che si siano lasciati influenzare dall’aspetto politico del film, messo in evidenza dai titoli dei giornali” - ha commentato Moretti a fine serata - finalmente rilassato e disposto a parlare con i giornalisti dopo averli dribblati per tutta la sera.
Tra i riconoscimenti per Il Caimano ci sono anche quello per la produzione (vinto dal regista con Angelo Barbagallo) e per il Miglior attore protagonista a Silvio Orlando.
"Sono 14 anni che inseguo questo premio”, ha detto l’ attore ricevendolo da Gina Lollobrigida. “La prima volta a scipparmelo fu proprio Nanni Moretti con Il portaborse. Nella sua visione un po’ ruvida della vita ma molto reale, credo me ne abbia restituito un pezzo confezionando questo personaggio”. Un risarcimento che il regista spiega però in termini diversi: “E’ stato tutto molto più semplice, Silvio è un attore più bravo di me ed era più adatto al ruolo”.
Fra gli otto David di Romanzo Criminale, invece, ci sono quelli per la Migliore sceneggiatura (firmata da Giancarlo De Cataldo, Stefano Rulli, Sandro Petraglia e dallo stesso Placido) e per il Miglior attore non protagonista a Pierfrancesco Favino, al direttore della fotografia (Luca Bigazzi) e il David Giovani, assegnato da oltre 6.000 ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia.
“Romanzo Criminale - ha detto lo sceneggiatore Stefano Rulli - è un film di cattivi ma anche sulla cattiva politica. E’ un film sul passato remoto ma anche sul passato prossimo, ma speriamo dopo il 10 aprile non sul futuro".
Su 10 candidature, porta a casa un solo David la sorpresa della stagione al botteghino, Notte prima degli esami, che ha vinto per il Miglior regista esordiente Fausto Brizzi. Un omaggio al film lo ha reso Antonello Venditti, che in uno dei momenti più emozionanti della serata, ha cantato al pianoforte (bianco, naturalmente) la canzone che dà il titolo alla pellicola. Alla terza candidatura, infine, ce l’ha fatta anche Valeria Golino premiata come Migliore attrice protagonista per la Guerra di Mario di Antonio Capuano. Al film è andato anche il premio della Torino Film Commission.
Un solo riconoscimento su sei nominations, invece, per La bestia nel cuore che ha vinto il David per la Migliore attrice non protagonista, andato ad Angela Finocchiaro.
Miglior film dell’ Unione europea è stato decretato Match Point di Woody Allen e Miglior film straniero Crash di Paul Haggis.
Escono a mani vuote dalla serata Sergio Rubini che aveva avuto sei candidature per La terra e soprattutto Il mio miglior nemico di Carlo Verdone (11 candidature). Prima che iniziasse la premiazione Verdone aveva sottolineato proprio la poca attenzione che gode spesso la commedia: "A festival come quello di Cannes in concorso si trovano sempre film drammatici, a noi che facciamo commedie ci lasciano sempre in panchina".
Nel complesso, però, la serata dei David è filata a passo di carica grazie soprattutto alla brillante conduzione di Veronica Pivetti e Fabio Volo, che non ha risparmiato qualche doppio senso e molte battute ("per il fatto che non sono nelle cinquine è chiaro che c’ è stato un broglio e chiedo una riconta dei voti").
E tra le poche standing ovation concesse dalla platea (che pure ha accolto con un applauso ritmato e vari “bravo” la vittoria finale di Moretti) ci sono state quelle per i vincitori dei David del Cinquantenario, andati ad artisti come Gina Lollobrigida, Piero Tosi, Ennio Morricone (che non ha trattenuto qualche lacrima), Peppino Rotunno, Francesco Rosi, Suso Cecchi D’ Amico, Dino De Laurentiis e Mario Garbuglia.
(Fonte: Ansa)