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sabato 30 aprile 2005
di Anna de Martino
Trionfa “Le conseguenze dell’amore”
Cinque David per il film di Sorrentino. Premiati anche Barbora Bobulova, Verdone e Margherita Buy
E’ cominciata ieri sera la grande festa della 49ma edizione dei David di Donatello con un “Allegria” dell’inossidabile Mike Bongiorno (81 anni il mese prossimo) accanto ad una Luisa Corna splendente in un vestito giallo nell’affollatissimo Auditorium della Conciliazione completamente rinnovato. Una grande festa del Cinema italiano, con un occhio, però, all’hollywoodiano Oscar, almeno scenograficamente parlando

E’ cominciata ieri sera la grande festa della 49ma edizione dei David di Donatello con un “Allegria” dell’inossidabile Mike Bongiorno (81 anni il mese prossimo) accanto ad una Luisa Corna splendente in un vestito giallo nell’affollatissimo Auditorium della Conciliazione completamente rinnovato. Una grande festa del Cinema italiano, con un occhio, però, all’hollywoodiano Oscar, almeno scenograficamente parlando: lunghissimo red carpet per i Vip (e chi ne ha approfittato di più è stato Tom Cruise che ha fatto un bagno di folla di un’ora, firmando autografi, stringendo mani, baciando bambini e, addirittura, saltando sul cofano di una macchina per farsi vedere meglio dai fan scatenati), e poi, nel foyer, tante statue del David a grandezza naturale e tante vecchie locandine dei film che hanno fatto la storia del nostro cinema. E naturalmente, un parterre de roi in cui almeno nella prima parte, non mancava proprio nessuno: da Walter Veltroni, seduto accanto a Gianluigi Rondi (attentissimo a che tutto andasse per il verso giusto ma che non ha sorriso nemmeno una volta per sbaglio), dai produttori Aurelio De Laurentis (che non ha mancato di fare il suo solito piccolo comizio) a Domenico Procacci, a Vittorio Cecchi Gori accanto ad una Valeria Marini rosa confetto, una Catherine Spaak con un incredibile vestito rosso con le maniche a palloncini multicolori, ad Emanuele Filiberto di Savoia con la moglie (tra le premiatrici). Insomma, citarli tutti è impossibile; basti dire però che la più bella ed elegante, in assoluto era Virna Lisi. Di una bellezza senza tempo e senza eguali. La classe non è acqua…

Si inizia con il trailer del nuovo film interpretato da Tom Cruise, La Guerra dei mondi di Steven Spielgberg che sarà sugli schermi in contemporanea mondiale il 29 giugno. Poche sequenze, tanto per fare capire subito il genere: catastrofico, ma già si sapeva. Il divo ha come partner cinematografica la bravissima piccola Dakota Fanning, ormai una star di prima grandezza che ha già lavorato sia con Sean Penn che con De Niro. Poi, si parte con le premiazione: seduti sul palco, alle spalle dei due conduttori, tutti i candidati.
I primi due David (scenografia: Andrea Crisanti) e (migliore attrice protagonista: Barbora Bobulava) vanno a Cuore sacro di Ferzan Ozpetek, facendo salire la tensione in sale. La Bobulova dice “che è il suo più bel regalo di compleanno” e non manca di ringraziare Marco Bellocchio che la fece debuttare nel Principe di Homburg e “senza il quale oggi non sarei qui”. Amarcod televisivo su Sordi con filmati visti e rivisti e passerella di abiti di film celebri.

Tom Cruise, in prima fila accanto alla sua nuova compagna, la venticinquenne Katie Holmes, (diventata celebre con la serie televisiva Dawson Creek) segue con grande attenzione, tenendo teneramente per mano la giovane donna che lo guarda adorante e sottomessa lungo tutta la loro permanenza in sala. C’è da dire che i due piccioncini hanno approfittato al meglio della loro giornata romana, pranzando insieme a Veltroni e alla figlia alla Casa del Cinema a Villa Borghese, dove sembra che il divo abbia promesso al Sindaco di investire in Italia e in particolare a Roma che adora.

Tornano i David. Miglior costumista, Daniele Ciancio per Il resto di niente; miglior attore non protagonista, Carlo Verdone per Manuale d’amore. Ed è ovazione. E Verdone dedica il suo David al mio amico Giovanni Veronesi”, regista del film; mentre in platea Tom Cruise applaude con foga. Poi arriva il maestro Ennio Morricone a premiare la migliore colonna sonora, quella di Ritz Ortolani per Ma quando arrivano le ragazze. Questa volta, oltre all’ovazione, tutti in piedi per Ortolani. Il David per la migliore canzone originale va invece ad un Tony Renis, emozionantissimo, per la sua Christmas in love, leit motiv dell’omonimo film. Lui il premio lo dedica alla moglie, in piedi e commossa anche lei fino alle lacrime. E si continua. Miglior fonico in presa diretta, Alessandro Zanon per Le chiavi di casa; i migliori effetti speciali visivi sono, invece della Grande Mela per Dopo Mezzanotte, che si aggiudica anche il Premio della Regione Piemonte.

E finalmente arriva il momento tanto atteso: Tom Cruise sale sul palco. Gigioneggia un po’ con Bongiorno sulla pronuncia del suo nome (all’americano, Cruse, o all’italiano, Cruìse). Sembra che qui lui preferisca Cruìse, alla faccia di Mike. Gli viene consegnato il David speciale di Bulgari (l’altro è andato al presidente Ciampi quando ha ricevuto i candidati al Quirinale). “Parlerò italiano” dice tirando fuori dalla tasca un foglietto spiegazzato. Ma in fondo ce la mette tutta e riesce a finire il suo discorsetto in un italiano stentato ma comprensibile: “E’ un onore per me essere in questo bellissimo paese d’Italia. Voglio condividere questo momento con voi amici e colleghi artisti, siete tutti davvero stupendi. Adoro il cinema e adoro ricevere un premio per ciò che amo fare in un Paese così ricco di tradizione artistica e di storia”. Niente di più, niente di meno. Ma Tom ha tirato fuori in quei pochi minuti tutto il suo charme, e ne ha da vendere, e tutta la sua simpatia, che anche quella non gli manca. E pazienza se sarà costato un occhio della testa alla Uip. Comunque andrà, il film sarà un successo.

Finita la prima parte (e dileguatosi Cruise), si torna ai David. Miglior attore protagonista, Tony Servillo per Le conseguenze dell’amore; miglior produttore, Rosario Rinaldo per Certi bambini dei fratelli Frazzi. Miglior documentario, il commovente Un silenzio particolare di Stefano Rulli, dedicato a suo figlio Stefano protagonista; miglior corto metraggio ex equo ad Aria di Claudio Noce e Lotta libera di Stefano Viali che ricevono anche ognuno una Fiat piena di pellicola per i loro prossimi lavori. E Mike a Beppe Fiorello che li premia: “Complimenti, stai diventando più famoso di tuo fratello”.
Il premio David Giovani è andato, invece al film di Roberto Faenza Alla luce del sole. Ma quando il regista si presenta sul palco Mike: “Ma lei non è Faenza!”, “Si, sono io!”, “Non è Faenza, mi hanno detto che non c’era…”. Il regista è comunque riuscito a prendere il suo David. “Un grande premio, ha detto, per un film non facile che è stato già visto in molte scuole. Il fatto è che i giovani non vogliono convivere con la mafia e la mafia non è soltanto a Palermo”. Grandi applausi!
Poi è la volta del David per la migliore attrice non protagonista: una Margherita Buy, agitatissima, per Manuale d’amore, che lo dedica “a tutto il cinema italiano”; mentre Saverio Costanzo, piuttosto teso (tanto che Mike gli spara il suo “allegria, eh!”) è il miglior regista esordiente con Private.
Stacchetto musicale con l’esibizione di Luisa Corna che canta un middley di Fumo di Londra, Il Padrino e Mambo italiano.

E arriva il David alla carriera per Dino Risi che dà la battuta a Mike: “Complimenti per la tua eterna giovinezza”. Risposta: “Anche tu non te la passi male” (i due sono praticamente coetanei).
Vittorio Cecchi Gori, ingrassatissimo, premia la miglior fotografia (Luca Bigazzi per Le conseguenze dell’amore) e viene a sua volta premiato come Cecchi Gori Group. Mike: “Vai tranquillo che non ti faccio domande calcistiche”. E ancora: “Ciao, ci vediamo allo stadio…”. Poi viene premiato il miglior montatore, Claudio Cutry per Le conseguenze dell’amore e la miglior sceneggiatura, Paolo Sorrentino sempre per Le conseguenze dell’amore. E quando si arriva al miglior regista, è ancora Paolo Sorrentino a salire sul palco. E Mike sbotta: “Ma dove li metterai tutti questi premi?” “Li metterò in cucina. Il cinema e la cucina sono le mie due grandi passioni”. Il David per il miglior film europeo è andato a Mare dentro di Amenabar e il miglior film straniero a Million Dollar Baby. A ritirare il premio Hilary Swank venuta apposta da Sofia dove sta girando un film con Brian De Palma. “Così vicino all’Italia che sarebbe stata un’eresia non ritirare l’ennesimo premio per Million Dollar Baby”. Infine, David speciale a Monicelli. Che inquieto chiede: “Ma come mai? A che titolo? Sul David non c’è scritto niente…”. E sulle note di C’era una volta in America, foto di gruppo sul palco.

 
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