Partiva da una certezza: “L’uomo non ha bisogno soltanto dei delitti. Ha bisogno anche di pasti abbondanti”. E arrivava ad una conquista: quella che faceva di ogni set una grande cucina con tutto a portata di mano, tutto da assaggiare, tutto da divorare. Tutto in celluloide, ovviamente. E tutto per esorcizzare, scrivendo e girando, dirigendo e montando, la fame (bulimica) e l’appetito (intellettuale) che lo afferrava, spesso travolgendolo.
Del resto sul set si comportava come davanti ad una tavola imbandita: dominava la scena e piegava ogni cosa, animata e inanimata, alla sua volontà (o ai suoi capricci). E, del resto, ognuno sceglie la sua terapia (quando può scegliere) e per il signor Alfred Hitchcock il cinema era un destino, una vita intera e l’unica terapia possibile.
Così, per decenni, il grande gustatore e divoratore mantenne un equilibrio saltellando tra lascivi periodi di grandi abbuffate e austeri periodi dietetici, quelli in cui, appunto, il lavoro sul set lo prendeva, lo distraeva, lo costringeva. E anche se, a volte, neppure l’eccitazione da set funzionava e, trovandosi il nostro magari in luoghi nuovi dagli stuzzicanti usi gastronomici, andava incontro (e cedeva) a tentazioni e rischi esponenziali.
Non a caso, tutti i suoi film parlano di questo: di cibo da cercare e di cibo da creare, di cibi proibiti e di cibi da mascherare, di cibi da mostrare e di cibi da citare in un percorso che zigzaga e si perde come un labirinto. Ma, a voler cercare, tutto si trova, anche tra le pieghe, e tutto si tiene. Partendo, ovviamente, dall’infanzia e dalla paura che già allora il cineasta tamponava col cibo.
Ce lo dimostra un divertente volumetto, A tavola con Hitchcock, firmato da Salvatore Gelsi (che si occupa di storia e sociologia del cinema) e pieno zeppo di ricette scovate tra i film e fuori dal film, di aneddoti culinari e pantacruelici menù, di testimonianze (prima fra tutte quella di Alida Valli) e di immagini rivelatrici. Immancabile nella biblioteca dei buongustai e degli hitchcockiani. A patto che non si facciano indurre in tentazione.
Titolo: A tavola con Hitchcok – Film e ricette di un grande gourmet
Autore: Salvatore Gelsi
Prezzo: € 14,00
Dati: 144 p., ill. a colori
Anno: 2004
Editore: Tre Lune
Collana: Lune