giovedì 9 gennaio 2025 ore 13:40   
Torna alla home page
 
Torna la home page Home Page La redazione Agenda Archivio notizie  Contatti 
 Aggiungi a preferiti 
 

Cerca nel sito



 

Mailing list

 Sesso: 
M F
 Età: 

indirizzo email

leggi regolamento


 

 

Realizzazione:
www. Siti.Roma.it

 

Home » Cinema » Libri  
mercoledì 20 ottobre 2004
di Silvia Di Paola
Quentin Tarantino: l’Andy Warhol di genere

Pochi come lui sono capaci di strapazzare e mixare vecchi emblemi e icone della cultura pop: di innovare ma col pensiero fisso ai sogni (cinematografici) di papà.
Postmoderno sino allo stremo o come solo più esserlo questo Andy Warhol partorito dalla “generazione X”, Quentin Tarantino non si lascia classificare, si diverte un mondo a insinuarsi tra la cultura contemporanea e la cultura pulpeggiante dei Settanta ma anche dei due decenni precedenti e a sguisciare via da ogni identificazione e da ogni tradizione possibile. Perfino da ogni genere, anche se nessuno come lui è capace oggi di rivalutare proprio l’essenza del cinema di genere, inseguendo la sua idea fissa che non riconosce differenza tra cinema di genere e cinema d’autore perché, in fondo “di genere” può essere ogni film. Persino da ogni moda, anche se nessuno come lui è capace oggi di fagocitare messaggi vomitati dalla cultura di massa, mescolarli a ingredienti e chicche di una cultura ormai archeologica e rivomitarli in fulgida e a volte truculenta confezione per più di un pubblico.
Perché lui sa, e anche qui come pochi, sposare l’alto e il basso, l’arte e il consumo, il progetto autoriale e il B-movie, lo spettacolo che ti fa pensare e lo spettacolo che ti contorce le budella, la fiction e la critica (da avido cinefilo onnivoro quale lui è sempre stato) e tutto al prezzo di uno.

Alberto Morsiani, critico cinematografico, imposta da qui il discorso sull’irresistibile amato-odiato cineasta e, film per film, scena per scena, citazione per citazione, firma questo volume titolato soltanto Quentin Tarantino e che Gremese ha appena mandato in libreria. 

Un’analisi, molto tecnica ed accurata da studioso, e un viaggio, molto appassionato e trascinante da cinefilo. Un libro utile e un ritratto asciutto di questo attore-sceneggiatore-regista-produttore-distributore cui non stonerebbe (come suggerisce Morsiani) l’affiancamento di una propria factory sul modello di quella celebre di Warhol. Un libro come una fotografia posata di questo rivoluzionario affascinato dal passato, innovatore per scelta, violentatore (di tutto ciò che tocca e sconvolge) per vocazione.

Titolo: Quentin Tarantino
Autore: Alberto Morsiani
Gremese Editore
Collana:
I Grandi del cinema – Spettacolo
Pagine 127
Prezzo: € 18,50
Data Pubblicazione 2004

 

 
Segnala a un amico
Vi è piaciuto questo articolo? Avete commenti da fare?
Scrivete alla redazione
 


Altri articoli di interesse
26-3
Cinema
Le ombre cantano e parlano... il libro
di Redazione
31-1
Cinema
Esce biografia di Abatantuono
10-10
Cinema
“Gesù e la macchina da presa”
di Fabrizio Federici
29-4
Cinema
“Cine Vfx”, l’illusione sullo schermo
di Luisa Iori
30-3
Cinema
“Un film dopo l’altro verso la felicità”
di Silvia Di Paola
30-3
Cinema
“Anthony Perkins. Prigioniero della paura”
di Silvia Di Paola
4-1
Cinema
A tavola con Hitchcock
di Silvia Di Paola

 
© Cinespettacolo.it - Direttore Responsabile: Anna de Martino - Testata in attesa di registrazione al Tribunale di Roma