“Le chiavi di casa è un film che continua a darmi un’emozione fortissima e grandi soddisfazioni. Il premio dei giornalisti cinematografici lo conferma, perché rappresenta una stima e un consenso significativo. E tanto più perché è arrivato a Venezia, prima che si esprimesse la giuria della Mostra e molto prima che il film fosse indicato per Los Angeles”.
Lo ha detto Gianni Amelio ritirando ieri a Roma il Premio “Francesco Pasinetti” per il Miglior film italiano presentato a Venezia, un riconoscimento andato, per lo stesso film, anche a Kim Rossi Stuart, miglior protagonista maschile, secondo i giornalisti, tra gli attori italiani in cartellone alla Mostra.
Proprio gli attori della nuova generazione, a cominciare dai protagonisti del film di Lucio Pellegrini e Gianni Zanasi La vita è breve ma la giornata è lunghissima, non ancora uscito in sala, sono stati i protagonisti, alla Casa del Cinema di Roma dove il Sngci, Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani ha consegnato i premi tradizionalmente votati nel corso delle giornate veneziane da tutti i cronisti iscritti, accreditati alla Mostra.
"Un premio significativo tra i tanti non ufficiali che concludono il percorso della rassegna veneziana, soprattutto perché con il Pasinetti - come ha sottolineato il presidente del Sngci, Laura Delli Colli - spesso i giornalisti anticipano o contraddicono esplicitamente il verdetto della giuria della Mostra. E’ accaduto lo scorso anno con Marco Bellocchio, si ripete ora con Gianni Amelio al quale, peraltro, la sala sta riservando un grande successo"
Come si legge nella motivazione, Le chiavi di casa è un film che, del resto, "emoziona e commuove raccontando senza retorica il tema dell’handicap e della diversità, ma non solo”.
Emoziona in particolare l’interpretazione dei due protagonisti, e Kim Rossi Stuart, che ha ritirato per la prima volta il Pasinetti vinto tra l’altro anche nel 1998 per I giardini dell’Eden, ha per questo ringraziato i giornalisti : "Credo sia il primo premio che materialmente finisce nelle mie mani”, ha detto sorridendo.
Del resto, indicato nella cinquina dei migliori attori non protagonisti nel 2003 per il Lucignolo di Pinocchio, era sul set anche quando si svolse la serata in onore dei candidati a quei Nastri d’argento.
Migliore interprete femminile itaiana sugli schermi veneziani Valeria Bruni Tedeschi, per 5x2 di François Ozon. L’attrice, impegnata a Bordeaux sul set del suo prossimo lungometraggio, attraverso Flavia Corsano, ufficio stampa della Bim che distribuisce Ozon in Italia, ha inviato ringraziamenti e saluti particolarmente orgogliosi.
Pasinetti significativo anche quello a Vento di terra di Vincenzo Marra, opera seconda per i giornalisti particolarmente “innovativa”, "conferma di un talento asciutto e forte, premiato per la prima volta proprio a Venezia, nella ’Settimana della Critica’".
Un premio, questo, che ha risarcito Marra di un percorso difficile che il film ha avuto in sala, e che ora potrebbe riaprire per Vento di terra una fase di rilancio anche con il pubblico.
Ha ritirato la menzione speciale per Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio di Ciprì e Maresco il produttore Pippo Bisso.
Festosa la consegna delle menzioni che hanno premiato infine il cast di La vita è breve ma la giornata è lunghissima di Lucio Pellegrini e Gianni Zanasi (molto applauditi tra gli altri Pierfrancesco Favino, Carlotta Natoli e Paolo Sassanelli).
La pellicola, nella quale alcuni giovani attori e attrici raccontano il proprio quotidiano, nonostante il successo veneziano, è ancora senza una distribuzione. "Siamo fiduciosi, andrà bene”, assicura però Lucio Pellegrini.
A Zanasi, intanto, investitura cinematografica dal trionfatore della serata, Gianni Amelio: "Confesso di essere un suo ammiratore, è uno dei nomi su cui puntare per il cinema italiano dei prossimi anni".