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lunedì 11 dicembre 2017
di Silvia Di Paola
Mamme molto più cattive
L’inferno delle madri? si chiama Natale: "e Bad Moms è il Natale di tutti" dice Mila Kunis
Stavolta l’inferno delle mamme si chiama Natale.Tornano le bad moms in natalizia versione nel sequel di Jon Lucas e Scott Moore, Bad Moms 2.Mamme molto più cattive perché,tenetelo a mente,il Natale non rende più buoni come vi ripetono ma molto più cattivi.
Torna il trio Mila Kunis, Kristen Bell e Kathryn Hahn, ma con l’aggiunta di temibili nonne (Susan Sarandon, Christine Baranski e Cheryl Hines) e la commedia natalizia è servita.
E così ce la racconta Mila Kunis: “Per sintetizzare direi cheBad Moms 2è il Natale di tutti. È quello che attraversano le persone durante le festività. Nessuna storia pazzesca o incredibile. È la vita di tutti noi, donne, uomini, che cercano di rendere in Natale il periodo più perfetto e più magico dell’anno. È un inferno!”

Ma come mai il primo film ha avuto così tanto successo?
Perché è un film che ha molta empatia, nei confronti delle donne e nei confronti delle mamme di tutto il mondo. Che tu sia una mamma che lavora, una mamma single, una mamma che sta affrontando una qualunque difficoltà, questo film ti permette di dire: O mio Dio, non sono da sola! Per questo quando ho letto la sceneggiatura, mi sono detta, devo fare assolutamente questo film. È questo che rende questo film così speciale, il fatto che chiunque si possa immedesimare nei suoi personaggi”.

Esistono le “mamme molto cattive”?
Credo che quando ci si riferisca a delle mamme cattive, non si faccia riferimento a quelle mamme che mettono la vita dei propri figli in pericolo. Per chiarire, non è "Io sono una cattiva madre. Ho dimenticato di avere un bambino". Non è così drammatica la cosa. Ogni tanto bisognerebbe essere in grado di permettere a noi stesse di fare degli errori e sapere che è lecito chiedere aiuto, e non metterci tanta pressione addosso. Penso che sia questa piuttosto la cosa a cui ci si riferisca a quando si dice "mamma cattiva". È solo l’antitesi della [aspettativa di] perfezione che la società pone su di noi e la pressione che noi abbiamo messo su noi stesse”

Quanto c’è nel film della tua esperienza di madre?
Quello che ho apportato è stato semplicemente l’appagamento del desiderio di maternità. Sono mamma da solo due anni, quindi non ho ancora avuto molte esperienze. Ma cavolo, vorrei poter pranzare con le mie amiche nel bel mezzo del pomeriggio. Non mi ricordo l’ultima volta che l’ho fatto!”

Hai qualche consiglio per tutti i papà lì fuori?
“I papà - e tutte le persone in generale - dovrebbero tenere a mente che noi, come madri, mettiamo abbastanza pressione su noi stesse. Non ci serve ulteriore pressione esterna su di noi. Sarebbe bello sentire, "Hai fatto un ottimo lavoro". Non dico questo per esperienza personale, perché ho un marito incredibile, che è anche un padre straordinario. E mi dice sempre: "Sei stata fantastica oggi". Lo fa senza che io debba chiederglielo e c’è qualcosa di così bello nel ricevere un complimento dal proprio partner, che ti dà molta più stabilità e fiducia”

Che rapporto hai con le tue colleghe, Kristen Bell e Kathryn Hahn?
“Un rapporto fantastico. Ci vediamo e sentiamo anche al di fuori del set. Siamo tutte e tre mamme di bambini piccoli, e quindi spesso ci ritroviamo a parlare dei nostri figli. Condividiamo storie su quello che abbiamo vissuto con loro, confrontandoci, e questo è sempre un momento di unione.

Ma ami il Natale?
Che dire? Io sono ebrea, nata nella Russia comunista. Sono arrivata dall’Ucraina negli Stati Uniti con i miei genitori che avevo 7 anni. Quando hanno scoperto com’era il Natale in America, così magico, tutto rosso e verde, sono andati immediatamente a comprare un albero musicale di plastica, con la bocca e gli occhi che si muovevano. Ce l’hanno ancora”.

 
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