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giovedì 13 aprile 2017
di Ludovica Mariani
Christophe Lambert "ci stiamo disumanizzando"
L’attore,che ha presentato a Roma il dramma "Mothers",parla del suo prossimo film con Julianne Moore
Sessant’anni da poco e si, magari li dimostra, ma Christopher Lambert,  classe 1957, non ha perso niente del suo charme. Non c’è più lo scultoreo fisico di Tarzan e neppure l’elegante forza di Highlander ma l’attore franco americano emana comunque un fascino  indiscutibile. Forse anche per la forte miopia che da sempre gli regala un particolarissimo sguardo. A Roma per presentare Mothers un film dalle tematiche forti, ci parla anche di sé, della sua famiglia, del lavoro e della sua visone del mondo.

Nel film Mothers lei interpreta un uomo che ha ucciso per difendersi ma che, comunque sente forte il peso di questa responsabilità.
Quello che mi ha attirato in questo personaggio è che se uccidi qualcuno, dopo che hai fatto il gesto di premere il grilletto ti trasformi  in modo irreversibile. È come fare un salto di qualità in negativo. Il mio personaggio cerca di cambiare – di tornare indietro in qualche modo- per non dimenticare di essere un uomo.  

Mothers racconta la storia drammatica di due madri molto diverse tra loro ma unite da un unico tragico destino. Entrambe vedono i loro figli unirsi ai terroristi dell’estremismo islamico. Sean e Taarik divisi da nascita, ambizioni e cultura sono entrambi delusi dalla vita che la società occidentale offre loro. Facili prede di chi sceglie università e moschee per fare proseliti, i due ragazzi abbandonano la casa e la famiglia per abbracciare la Jihad. Angela e Fatima si conoscono in un gruppo di sostegno e diventano amiche condividendo lo stesso dolore e la medesima vergogna per essere madri di terroristi. Nello stesso gruppo c’è Sam (interpretato da Lambert) che cerca di superare il trauma di aver, seppur per evitare una strage, ucciso un uomo.

È d’accordo che nel mondo di oggi la vita sembra avere sempre meno valore?
Quando fai l’amore o spari per la prima volta è difficile. Poi fare l’amore rimane difficile mentre togliere vita a qualcuno no. La verità è che uccidere è facile. E nell’era di internet sempre di più.

Cosa intende dire?
Internet è un mezzo fantastico ma anche pericoloso. Può dare alla gente l’impressione di esistere solo attraverso la rete. Il reclutamento, la propaganda che certi gruppi estremisti fanno con internet ne è la prova. Ragazzi influenzabili, con un’intelligenza debole, con problemi o frustrazioni pensano che combattendo, uccidendo in nome di un qualche deviato ideale si possa avere un futuro o un posto nel mondo.
E le vittime qualcosa che diventerà un video condiviso in rete.
Ci stiamo disumanizzando. I giovani sono senza futuro, abbandonati e non sanno cosa fare. Bisognerebbe dar loro una chance.


Ha altri progetti di lavoro in Italia?
No purtroppo anche se amo molto il vostro Paese. Vengo spesso a Roma dove giro in bicicletta. Veramente non ho proprio la macchina, anche a Los Angeles preferisco le due ruote! E poi dellItalia amo il cinema. Ho una grande ammirazione per i film di Sergio Leone e naturalmente mi piace il lavoro di Liana Marabino: Mothers è il terzo film che faccio con lei.

Quando la rivedremo al cinema?
Ho da poco finito di girare un film con Julianne Moore dal titolo Bel Canto. È una commedia romantica con qualcosa del thriller dove Julianne interpreta Roxanne Coss una cantante di fama mondiale. Durante un suo concerto viene organizzato il rapimento di un ricco industriale giapponese. Ma il rapporto tra rapitori e ostaggi avrà poi un’evoluzione del tutto imprevista.

Tratto dal best seller di Ann Patchett Bel Canto con la regia di Paul Weitz è ispirato a fatti realmente accaduti in Perù a metà degli anni ’90. In un ipotetico Paese sudamericano viene organizzata una festa per il compleanno del potente uomo d’affari  Katsumi Hosokawa (Ken Watanabe). Canta la celebre soprano americana Roxanne Coss. Ma durante il concerto un gruppo di guerriglieri prende in ostaggio tutti gli ospiti, tra questi anche Simon Thibault (interpretato da Lambert) l’ambasciatore francese accreditato presso il Paese sudamericano che si trova dunque coinvolto nell’azione dei ribelli sotto la guida del generale Benjamin (l’attore Demian Bichir).

In questo scenario di sopraffazione e terrore nascono legami inaspettati tra sequestratori e ostaggi e persone diverse per Paesi di provenienza, aspirazioni e estrazione sociale costruiscono relazioni profonde, stringono rapporti emotivi, qualcuno trova l’amore.
E a proposito d’amore Lambert, 2 mogli e alcune relazioni (una anche con Alba Parietti), parla con malcelato orgoglio dell’unica figlia nata dal matrimonio con Diane Lane, la ventitreenne attrice e modella Eleanor JasmineLa amo e la stimo moltissimo - ci dice – vivo per lei e per la sua felicità”.

 
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