Tappeto rosso per Lorenzo Jovanotti Cherubini, tra i più amati artisti del pop italiano, che nel pomeriggio sarà il protagonista di un Incontro ravvicinato con il pubblico dal titolo “Le immagini, la musica e le parole”. Jovanotti parlerà, per la prima volta, del suo viaggio nel cinema lungo mezzo secolo, scegliendo e commentando alcune sequenze di film per lui importanti. “La mia formazione è avvenuta sulle immagini più che sulla letteratura o perfino sulla musica – spiega Jovanotti – Mi rendo conto di pensare per immagini anche quando faccio canzoni. Ho un amore e un rispetto così grandi per il cinema da considerarlo la vera e propria mitologia moderna”.
E spesso la musica di Jovanotti è entrata nei film, da “Muoviti, muoviti” ascoltata nella commedia Parenti serpenti di Mario Monicelli a “Ragazzo fortunato” in Aprile di Nanni Moretti fino a “Una tribù che balla” in Un boss sotto stress di Harold Ramis e Piove in una celebre puntata de I Sopranos. La collaborazione con Gabriele Muccino ha già fruttato a Jovanotti un David di Donatello per “Baciami ancora” come miglior canzone originale, e si è appena rinnovata con l’intera colonna sonora de L’estate addosso.
La Festa del Cinema di Roma prosegue in musica con The Rolling Stones Olé Olé Olé!: A Trip Across Latin America docufilm di Paul Dugdale sul tour della celebre band nei primi mesi del 2016 attraverso dieci città latinoamericane, conclusosi con un concerto a L’Avana, dove la band si è esibita per la prima volta. Un road movie che celebra il potere rivoluzionario del rock. A seguire, proiezione di La fille de Brest di Emmanuelle Bercot, un film denuncia ispiratp alla vita di Irène Frachon - pneumologa ancora impegnata in un ospedale di Brest - che nel 2006 intuisce il legame tra alcune morti sospette e il consumo di un farmaco, il Mediator, presente sul mercato da trent’anni.
Anche The Eagle Huntress, film della Selezione Ufficiale, è ispirato a una storia vera. Sullo sfondo dei monti Altai, nel nord della Mongolia, la parte più remota del paese, il regista Otto Bell narra la vicenda di una tredicenne mongola con il sogno di diventare la prima cacciatrice di aquile donna, arrivando a competere all’annuale Golden Eagle Festival. “Quello che mi auguro è che il film possa portare lo spettatore in quel mondo lontano, di cui si sa poco, ma che è pieno di temi universali – dice Otto Bell – E che chi guarda possa realizzare, come ho fatto io, che c’è spazio per l’emancipazione femminile anche ai confini del mondo”.
Il programma odierno prevede, oltre a Tramps di Adam Leon che definisce il suo ultimo lavoro un’avventura romantica, la proiezione di Into the Inferno di Werner Herzog, autore di oltre sessanta film tra lungometraggi e documentari come Aguirre furore di Dio, Nosferatu, il principe della notte, Fitzcarraldo, Kinski, il mio nemico più caro, Grizzly Man, Encounters at the End of the World e Cave of Forgotten Dreams. L’ultimo lavoro del grande regista tedesco conduce nei crateri di alcuni dei vulcani attivi rimasti nel mondo.
|