Un mondo di immagini e di colori per raccontare un’emozione, uno slancio del cuore, un sentimento vero e vivo che diventa suono, armonia, strofa. In una parola, musica. Battisti, il tratto delle emozioni è il titolo della mostra di quadri e chitarre appartenute all’artista di Poggio Bustone, che inaugura mercoledì 14 settembre 2011 alle h 19 presso lo spazio espositivo AuditoriumArte dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. La mostra è curata da Gianni Borgna e Carla Ronga, è prodotta dalla Fondazione Musica per Roma e resterà aperta fino al 2 ottobre 2011.
In mostra brilleranno undici quadri dipinti dallo stesso Battisti fra il 1969 e il 1972, e le prime tre chitarre acquistate del cantautore ancora minorenne, prima della sua partenza per Milano. Le tele, che hanno per titolo quello delle canzoni interpretate o comunque musicate dall’artista, sono state concepite dopo ore passate a tormentare le corde della chitarra, quando a volte Battisti, come ha raccontato la sorella Albarita, si chiudeva in cucina e su mezzi di fortuna si metteva a dipingere creando i suoi quadri.
I temi delle opere sono intrinseci ad alcune canzoni: si passa dai colori intensi e solenni della Collina dei Ciliegi alle sovrapposizioni e sfumature di Sognando e Risognando, dal particolare di Una Giornata Uggiosa, monotona, triste, dove tutto è uguale e ripetitivo, all’universalità de La Macchina del Tempo, con i suoi colori forti, decisi e i suoi numeri grandi e violenti attorno ad una carcassa di sveglia.
E ancora, dai colori accesi dei Due Mondi, dove uno è il contrario dell’altro ma è anche l’interfaccia dell’altro e quindi si cercano, alla globalizzazione di Gente per Bene Gente per Male, dove il globo del bene sorge dal basso e cerca di influenzare l’area circostante dominata dal tentacolo del male.
Tele contrastanti, nel tratto di pennello e nelle emozioni, che ci comunicano, testimonianze della ricchezza del suo essere artista a tutto tondo, e che dimostrano come la sua fantasia sapesse tradurre in colori il mondo e le emozioni, mentre il suo genio creativo trasformava tutto ciò che lo circondava in musica. Quella musica universale che ha coinvolto almeno tre generazioni facendo sognare, innamorare e lacrimare. Tra le chitarre in mostra, c’è anche la prima suonata dal cantautore, decorata ed autografa.
Ingresso libero
Orario: dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 21.00 Sabato e Domenica dalle 11.00 alle 21.00
Tel: 06-80241281