“Una esplosione di fantasia e di colori dopo il bianco e nero del dopoguerra”. Così potrebbe definirsi l’esaltante stagione della Pop Art, esplosa in tutto il mondo negli anni ’50 e ’60, in mostra alle Scuderie del Quirinale a Roma con un centinaio di opere di grande livello qualitativo, realizzate dagli artisti più celebrati, tra cui Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Tom Wesselmann, Robert Rauschengerg. Curata da Walter Guadagnini, Pop Art! 1956-1968 propone per la prima volta in Italia un’ampia panoramica internazionale del movimento artistico che rivoluzionò il linguaggio espressivo occidentale nella seconda metà del XX secolo. Nata in Gran Bretagna nei primi anni ’50, la Pop Art dilagò rapidamente dall’Europa agli Stati Uniti, dove trovò la sua più alta consacrazione. Tanto che in genere è il filone americano ad avere la preminenza negli eventi espositivi, a richiamare il largo pubblico, anche grazie al rinnovato favore del collezionismo, che assegna ai capolavori di Warhol o Lichtestein quotazioni stellari.
Alle Scuderie, la sfida degli organizzatori è quella di illustrare il movimento nel suo periodo d’oro e nelle diverse espressioni in cui si declinò, a contatto con le peculiari tradizioni artistiche nazionali. Nel mondo anglosassone, ma anche in Francia, in Spagna, in Italia e in Germania, la Pop Art seppe interpretare la nascente società dei consumi, trasformando in icone le star del cinema, i protagonisti della politica, gli oggetti comuni della più banale quotidianità. Il tutto però con una freschezza che si sente, intatta, ancora oggi.
L’allestimento punta proprio a ricreare quell’atmosfera entusiasmante, di un’arte che aveva la capacità di giocare con il proprio tempo. E allora ecco il susseguirsi di dipinti, collage, sculture, combine painting, persino le bandiere, mai esposte prima in Italia, realizzate da maestri quali Warhol, Indiana, Dine, Wasselmann, Lichtestein.
Il percorso espositivo non è cronologico, ma si snoda per tematiche, dal momento che è stato preso in considerazione un periodo breve, i dodici anni in cui il movimento è nato ed è deflagrato nel mondo. Si comincia con Rauschenberg e con Peter Blake (sua l’indimenticabile copertina di Sergent Pepper) presente con alcune importanti installazioni, poco viste, ma anche per la bellezza delle opere qui esposte. Presente ovviamente Warhol con lavori importanti, dalle Brillo Boxes al bellissimo Flowers alla serie di dieci Marilyn che fronteggia una Virna Lisi incandescente, immortalata (Virnaburger) da Mel Ramos. Ci sono anche alcuni Lichtentein indimenticabili (la sua Little Aloha è icona della mostra), straordinari Wesselmann e molti pregevoli italiani.
Foto 1 - Roy Lichtenstein Little Aloha, 1962 - Sonnabend Collection
Foto 2 - Mimmo Rotella Viva America, 1963 - Courtesy - Fondazione Marconi, Milano
Foto 3 - Mel Ramos Virnaburger, 1965 - Lisbona, Museu Colecção Berardo
Foto 4 - Peter Phillips Custom Painting No 5, 1965 - Zurigo, Galerie Bruno Bischofberger
Foto 5 - Tom Wesselmann Great American Nude No. 52, 1963 - Lisbona, Museu Colecção Berardo
Foto 6 - David Hockney Renaissance Head, 1963 - Lisbona, Calouste Gulbenkian Fundacion/CAMJAP
Fino 27 gennaio 2008
Scuderie del Quirinale, Via XXIV Maggio 16 - Roma
Orari: da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30. L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura.
Biglietto: Intero € 10,00 - Ridotto € 7,50 - Scolaresche € 4,00 per studente (Per i gruppi e le scolaresche la prenotazione è obbligatoria)
Informazioni, prenotazioni, visite guidate per singoli e gruppi
Tel. 06 39967500
Informazioni, prenotazioni, visite guidate per le scuole
Tel. 06 39967200