Al debutto alla Galleria Borghese Raffaello. Da Firenze a Roma, attesissima rassegna allestita dal 19 maggio fino al 27 agosto con circa 60 capolavori (di cui 51 del genio urbinate), che raggiungono il valore assicurativo di un miliardo di euro, mai raggiunto fino ad ora da una iniziativa culturale italiana. Si tratta dell’esordio straordinario del programma decennale di esposizioni varato quest’anno dal prestigioso museo romano, e che comprenderà fino al 2015 Canova, Caravaggio, Tiziano e Bernini.
Organizzata da Mondomostre e curata dalla direttrice Anna Coliva, l’esposizione prende in considerazione la produzione pittorica di Raffaello Sanzio dal 1505 al 1508, vale a dire la fase preparatoria al periodo romano, in cui l’artista arriva al culmine della sua sintesi formale.
Anche se può apparire strano, quella della Galleria Borghese è la prima mostra con taglio monografico dedicata al grande pittore rinascimentale, che proprio nella città eterna seppe creare un’iconografia rimasta poi immutata per secoli. A scusante, c’è il fatto che una mostra del genere poteva essere realizzata solo dalla Galleria in cui è custodita la magnifica tavola de La Deposizione (Foto 2), restaurata di recente e con esisti davvero sorprendenti. Il capolavoro, inamovibile per dimensioni e fragilità, rappresenta - come spiega il soprintendente del Polo Museale Romano Claudio Strinati - "l’anello di congiunzione tra il periodo fiorentino e quello romano", in cui l’esperienza maturata da Raffaello, grazie anche al contatto con Leonardo e Michelangelo, aveva definitivamente superato gli insegnamenti del suo maestro, il Perugino.
Raffaello dipinse infatti La Deposizione nel 1507 per Atlanta Baglioni, che la commissionò al pittore urbinate per commemorare i figli Grifonetto e Grifone, uccisi nelle faide cittadine. La pala fu quindi posta nella Chiesa di San Francesco a Perugia, da dove Scipione Borghese, dopo 101 anni, la trafugò notte tempo per donarla allo zio Paolo V, il quale a sua volta la inserì nelle collezioni di famiglia. In seguito al trattato di Tolentino, l’opera fu trasferita a Parigi per far ritorno a Roma nel 1816, ma solo la scena centrale fu affidata alla Galleria Borghese, mentre la predella e Le tre Virtù teologali rimasero ai Musei Vaticani dove sono tutt’ora.
In occasione della mostra romana, l’opera è eccezionalmente ricomposta in tutte le sue parti, seguendo le più recenti ipotesi di studio circa la struttura originaria e presentando anche i bellissimi disegni preparatori.
Altro scopo dell’esposizione è quello di ricostituire momentaneamente l’antica collezione di opere di Raffaello appartenuta in origine alla raccolta Borghese e dispersa appunto a fine ’700.
Particolare attenzione viene anche data ai dipinti che, un tempo attribuiti all’artista negli antichi inventari, oggi, in base a nuovi studi, sono stati riconosciuti di diversa paternità. E se il nucleo dei capolavori di Raffaello custodito alla Borghese è straordinario (dalla Dama col liocorno (Foto 3) a Ritratto di uomo e, appunto, alla Deposizione), si possono ammirare anche la celebre Fornarina (Foto 4) di Palazzo Barberini, il Ritratto di donna di Palazzo Pitti, il Cristo benedicente (Foto 5) di Brescia. Mentre dai maggiori musei stranieri arrivano opere quali la Belle Jardinière (che il Louvre non ha mai prestato fuori dai confini francesi), la Madonna Colonna della Gemaldegalerie, la Sacra Famiglia con l’agnello (Foto 6) del Prado, la Madonna Esterhazy di Budapest, la Madonna Aldobrandini e Il sogno del Cavaliere della National Gallery, quest’ultimo l’unico dipinto profano di Raffaello insieme a Le tre Grazie, che invece è assente in quanto il Museo di Chantilly dove è conservato non concede prestiti per statuto.
In totale verranno esposte in mostra 24 tavole e 26 disegni, per la maggior parte mai viste in Italia, oltre a circa dieci capolavori di confronto di artisti coevi dalle collezioni della Galleria Borghese. Lo sforzo organizzativo è di enormi dimensioni se solo si pensa che il solo valore assicurativo complessivo delle opere in mostra, come già detto, è superiore al miliardo di euro che rappresenta un record per un esposizione in Italia; mentre per muovere due delle opere più fragili è stato necessario noleggiare due aerei cargo dedicati al solo trasporto delle due tavole.
Dal 19 maggio al 27 agosto
Raffaello. Da Firenze a Roma
Galleria Borghese
Piazzale del Museo Borghese, 5 – Roma (da via Pinciana)
Informazioni e prenotazione biglietti: tel. +39 06.32.810
Prenotazione biglietti per gruppi: fax +39 06.32.65.13.29
La prenotazione è obbligatoria
Prezzi in vigore dal 19 maggio 2006
Biglietto unico Museo + Mostra: intero Euro 12,50 - ridotto Euro 9,25 (comprensivi di prenotazione).