Cento anni di film nella capitale per festeggiare il cinema cinese, "un grande continente sconosciuto, poco frequentato e poco battuto", dice il curatore Marco Muller. Ora è tutto da esplorare, nella rassegna al cinema Nuovo Olimpia fino all’8 luglio, e nella mostra di 250 manifesti al Vittoriano fino al 24 luglio, co-curata da Alessandro Nicosia.
"Anche il cinema cinese ha i suoi John Ford, i suoi Rossellini, i suoi Truffaut - spiega Muller durante l’incontro con la stampa - solo che noi ci dimentichiamo che esistono, e soprattutto ci dimentichiamo della ricchezza di un continente cinematografico".
Intitolata Cento anni di cinema cinese 1905-2005. Ombre elettriche, la mostra è stata inaugurata dal ministro per i Beni e le Attività Culturali Rocco Buttiglione, dal Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e dall’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Dong Jinyi.
I giovani attori e registi non hanno mancato l’occasione. In cinque sono arrivati in delegazione con il Capo del Dipartimento della Cinematografia Cinese Zhang Pimin. Fra loro Zhang Yuan, "il discolo del cinema cinese - scherza Muller - più volte co-prodotto e preso in carico dall’Italia come regista interessante". Yuan ha vinto il Leone d’Argento a Venezia nel 1999, con il film Diciassette anni il cui manifesto - secondo il curatore "uno dei più sorprendenti del cinema cinese" - è stato realizzato da Fabrica di Oliviero Toscani che ha prodotto la pellicola insieme a RAI Cinema.
I manifesti al Vittoriano, suddivisi in una sezione storica e una dedicata ai generi, provengono dagli Archivi Cinematografici di Pechino e da quelli di Shanghai, dove il 12 giugno si sono aperte le celebrazioni per il centenario. "Molti manifesti - racconta ancora Muller - mancano dalla manifestazione di Shanghai perchè sono qui".
I film in rassegna al cinema Nuovo Olimpia sono gà stati proiettati nei festival di mezzo mondo, come Ombre elettriche curato da Muller a Torino nel 1981, ma sono quasi sconosciuti al pubblico perchè sono poche le pellicole cinesi distribuite in Italia. "La mostra - continua il curatore - è servita anche per convincere i distributori italiani. Il più attivo è sempre stato in quest’ambito l’Istituto Luce".
"L’Istituto Luce ha acquistato i diritti di sei film - spiega l’amministratore delegato Luciano Sovena - che vanno da Li Shizhen del 1956 a L’Oriente è rosso del 1965”. Saranno messi in vendita in un cofanetto, e proiettati al Nuovo Olimpia insieme al cinema della nuova generazione, quella degli ultimi vent’anni cui "lo sviluppo economico ha reso vita più facile", secondo l’addetto culturale dell’Ambasciata cinese Jiamu Sun.
Intanto la 62a Mostra del Cinema a Venezia (il film di apertura sarà il cinese Seven Swords di Tsui Hark) attende il lavoro di restauro delle pellicole anni Trenta e Quaranta, che sarà presentato dalla Biennale e dalla Fondazione Prada.
Mostra Cento anni di cinema cinese 1905–2005
Roma, Complesso del Vittoriano, Ala Brasini
Dal 29 giugno al 24 luglio
Orari d’apertura tutti i giorni 10:00 – 19:00
Ingresso gratuito
Rassegna cinematografica Ombre elettriche
Roma, Cinema Nuovo Olimpia
Dal 29 giugno all’8 luglio 2005