Una fusione di diversi linguaggi scenici, un’ode all’espressività delle anime umane, il delicato tema della violenza sulle donne trattato senza retorica e sentimentalismi. Scritto da Massimo Natale, Ennio Speranza e Mary Griffo con la regia di Fabio di Gesto, Tutte le notti sono una (dal 3 al 5 novembre al Teatro di Villa Lazzaroni) racconta in uno spazio senza luogo e senza tempo la storia di tre vite di donna in attesa.
Vestite in maniera sobria, con tonalità dello stesso colore delicato, Sara, Romina e Rebecca (Patrizia Casagrande, Jacqueline Ferry e Valeria Lazzaretta) convivono in un luogo indefinito (forse un seminterrato) tra luci soffuse mentre si guardano, si raccontano e si conoscono.
Manifesto di tutte quelle donne che non abbiamo saputo proteggere, amare o difendere e che ancora oggi, e forse proprio in questo momento, continuano a pagare con la vita la vigliaccheria e la violenza di uomini che dell’amore conoscono solo la parola e non il significato. Amore inteso come sogno e paradiso ma anche, a volte, come malattia, dolore e incubo da vivere giorno dopo giorno.
Le protagoniste sono anime vaganti senza una precisa meta che condividono storie di lotta e sopravvivenza si legge nelle note di regia. . Lo spettacolo abbraccia e integra ciascun elemento in un continuum creativo, dal teatro fisico a quello tradizionale. Il montaggio delle scene segue una velocità tale da restituire al pubblico il tormento e l’agitazione dei nostri personaggi. Un climax finale ci guiderà verso il loro destino. Le attrici non sono semplici interpreti, ma anime in evoluzione. Ogni attrice incarna un aspetto dell’esperienza umana, dalla gioia all’angoscia, dalla speranza al disincanto. Il loro compito è comunicare emozioni attraverso movimenti, gesti, e sguardi, e con esso la parola che è elemento cardine.
Le musiche (di Massimiliano Lazzaretti) variano da melodie celesti a cacofonie discordanti, accompagnando l’evoluzione delle anime in scena. I suoni si fondono con le voci, creando un’atmosfera sonora immersiva mentre la luce (di Maurizio Fabretti) gioca un ruolo cruciale, spingendo gli spettatori a esplorare le diverse sfaccettature delle anime umane. Da ombre suggestive a esplosioni di colore.
Teatro di Villa Lazzaroni, via Appia Nuova 522/via Tommaso Fiordifiocca 71. Venerdì e sabato ore 21, domenica ore 17,30, Info e prenotazioni 3924406597 teatrovillalazzaroni@gmail.com