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martedì 3 gennaio 2006
di Nicola Navazio
Primo “Festival delle Scienze” a Roma
“SconfinataMente” dal 16 gennaio all’Auditorium Parco della Musica: convegni, mostre, spettacoli
Dopo i Festival della Letteratura e della Fotografia, Roma avrà a gennaio anche il suo primo "Festival delle Scienze" che farà da apripista a quello della Filosofia in programma sempre nel 2006. Teatro per questa prima edizione - dedicata alla mente e per questo dal titolo "SconfinataMente" - sarà dal 16 al 22 gennaio l’Auditorium Parco della Musica che, per l’occasione, si trasformerà in un vero e proprio Parco delle Scienze. Ad aprire la kermesse scientifica, animata da dibattiti con scienziati ed esperti, ma anche da spettacoli

Dopo i Festival della Letteratura e della Fotografia, Roma avrà a gennaio anche il suo primo Festival delle Scienze che farà da apripista a quello della Filosofia in programma sempre nel 2006.
Teatro per questa prima edizione - dedicata alla mente e per questo dal titolo SconfinataMente - sarà dal 16 al 22 gennaio l’Auditorium Parco della Musica che, per l’occasione, si trasformerà in un vero e proprio Parco delle Scienze.

Ad aprire la kermesse scientifica, animata da dibattiti con scienziati ed esperti, ma anche da spettacoli, percorsi didattici e mostre interattive, sarà alle 10 di lunedì 16 gennaio il premio Nobel Rita Levi Montalcini insieme al sindaco capitolino Walter Veltroni e a Luigi Luca Cavalli Sforza.
A presentare il Festival promosso dal Comune e prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice Idee per la Cultura, con il sostegno di Enel e la partecipazione di RadioTre Scienza, sono stati in Campidoglio il sindaco Veltroni, l’amministratore delegato di Musica per Roma Carlo Fuortes, l’amministratore delegato di Enel Spa Fulvio Conti e il Presidente di Codice Idee Vittorio Bo.

"Questo Festival - ha detto Veltroni - è anche un’occasione didattica per i ragazzi delle scuole in un Paese in cui è necessario favorire la ricerca e la cultura scientifica. La comprensione delle grandi questioni del nostro tempo richiede anche un approccio scientifico".
"Fare industria non può non poggiare sulla ricerca scientifica - ha ribadito invece Conti - con i nostri ricercatori contribuiamo a ridurre un gap culturale in un Paese che è fondamentalmente umanista".
Fuortes e Bo hanno poi spiegato che tutti gli spazi dell’Auditorium - dalle tre sale ai foyer - saranno animati dalle iniziative del Festival che cercherà di fare il punto sulla sfida del 21mo secolo, quella dell’esplorazione dell’universo misterioso del cervello umano. Infatti, il Festival delle Scienze intende promuovere ogni settore della conoscenza umana attraverso incontri internazionali con i più significativi rappresentanti delle diverse discipline, ma anche attraverso stimoli e suggestioni provenienti dal mondo della ricerca, dell’arte, della musica, del cinema e del teatro. Scienziati italiani e stranieri come Steven Pinker e Marc Hauser si confronteranno sulle implicazioni etiche e le possibilità tecnologiche di modificare il nostro cervello. Si interrogheranno su logica e linguaggio ed illustreranno il rischio di intervento e manipolazione del nostro pensiero.
Spazio sarà dato anche agli studenti di 42 scuole romane che, in quattromila, seguiranno dibattiti, mostre e percorsi didattici.

Anche gli spettacoli, unici eventi a pagamento a prezzi popolari, avranno un contenuto scientifico: come ad esempio Peut-Etre (Foto 3) del portoghese Joao Pereira do Santos che ha ideato uno spettacolo-performance che esplora le possibili prospettive del corpo in movimento lungo la verticale attraverso l’uso del palo cinese e della musica elettronica (il 18/1 in Sala Petrassi alle 21- posto unico 12.00 euro); o ancora Le Tube (Foto 4) di Jörg Müller in cui l’artista giocoliere tedesco entra in un cilindro di plexiglass alto circa tre metri, riempito con quasi 2000 litri d’acqua, dove resta per mezz’ora e, grazie ad effetti simili a quelli di una lente d’ingrandimento, il corpo di Müllerassume talvolta le forme di una statua di Botero” (dal 17 al 22/1 in orari vari) e 9.81 di Eric Lecomte il cui significato enigmatico del titolo è quello dell’accelerazione gravitazionale sulla terra che vale, appunto, 9.81 m/s2. Lo spettacolo è frutto di una ricerca sul peso, sulla caduta, sul volo. I campi d’azione si estendono ai movimenti del serpeggiamento, della scivolata, dell’arrampicata, del salto, della sospensione, del volo planato. Ma anche al gioco e alla sperimentazione di piccole esperienze di fisica, divertenti e attraenti (il 21/1 in Sala Petrassi alle 21, posto unico 12 euro).

E per capire i segreti e la complessità della mente umana, inoltre, si potranno visitare anche mostre interattive come Le trame incantate del cervello o assistere a spettacoli come Frankestein junior show.
Ricco anche il programma di film, documentari e cortometraggi sul tema.

Info: 06 80241281


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http://www.auditorium.com
 
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